Fondi pensione e investimento nell’economia reale

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I fondi pensione, portatori di quello che la Covip definisce come un “capitale paziente”, scendono in campo per diversificare i propri investimenti e sostenere lo sviluppo economico.

Nell’ambito della Assemblea Annuale di Assofondipensione, l’Associazione di categoria delle forme previdenziali negoziali, è stato presentato il progetto congiunto con Cassa Depositi e Prestiti   che mira ad attrarre maggiori investimenti nell’economia reale italiana.

Nella stessa prospettiva va anche ricordato l’emendamento al decreto fiscale appena approvato che rivede il regime dei pir prevedendosi che non si applichi il vincolo dell’unicità degli investimenti per cui le casse previdenziali e i fondi pensione potranno investire in più piani di risparmio nel limite del 10 per cento del loro patrimonio.

Come viene sottolineato l’obiettivo del progetto Cassa Depositi e Prestiti/Assofondipensione è quello di supportare la crescita e la competitività delle imprese italiane facilitando l’afflusso di investimenti verso l’economia nazionale attraverso una piattaforma, costituita da fondi di fondi, gestita dal Fondo Italiano di investimento SGR (FII SGR), che investirebbe in fondi di private equity, private debt, nonché potenzialmente in altre asset class. L’obiettivo di raccolta dai fondi pensione è di almeno 500 milioni di euro, cui si aggiungerebbero anche le risorse che,- coerentemente alla propria mission istituzionale,- CDP potrà investire al fianco dei fondi pensione nella piattaforma gestita da FII SGR.

Come viene reso noto è previsto per il prossimo 15 gennaio un incontro di approfondimento tecnico per i fondi pensione interessati, nel corso del quale il progetto,  soggetto alle approvazioni dei consigli di amministrazione di CDP, FII SGR e di ciascuna delle altre parti coinvolte , verrà presentato in maniera dettagliata.

Assofondipensione anticipa poi un progetto sugli investimenti che si pone l’obiettivo di creare un’iniziativa consortile tra i fondi pensione interessati a realizzare investimenti che possano avere ricadute nell’economia reale, attraverso la creazione di un bando comune per la selezione di advisor/gestori finanziari specializzati in investimenti alternativi e un supporto in termini di funzione finanza aggregata per il controllo del rischio di tali investimenti.

Nella Assemblea annuale dei fondi pensione negoziali sono state poi proposte una serie di iniziative per incentivare le adesioni alla previdenza complementare,  sia con un nuovo semestre di silenzio assenso che attraverso l’educazione previdenziale nei luoghi di lavoro.

Si è rivolta poi una ferma richiesta al regolatore politico per una riforma non più differibile del sistema pensionistico e di welfare, a cominciare da una tassazione più coerente con le finalità previdenziali e sociali dei fondi pensione.