Conto deposito: cos’è e come funziona. Conviene?

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Il conto deposito è uno dei prodotti finanziari più utilizzati degli ultimi anni in quanto consente di investire somme di denaro con un guadagno considerevole e rischiando poco. È molto semplice aprire un conto deposito e prevede pochi costi di gestione.

Il conto deposito è garantito come un conto corrente. È adatto a chi non ha tempo, voglia o possibilità di seguire troppo i suoi investimenti: il denaro è in custodia presso la banca che lo propone, tu non devi fare nulla.

Si tratta, in poche parole, di una sorta di salvadanaio, in cui tu versare il proprio denaro e lasciarlo depositato per un periodo più o meno lungo. In cambio, la banca presso cui lo abbiamo depositato, ci ricompenserà pagandoci un interesse. Diverse sono le domande che pongono gli utenti prima di aprire un conto deposito. Tipo a quanto ammontano gli interessi del conto deposito e quali documenti ci vogliono.

Differenze tra conto deposito libero e conto deposito vincolato

Esistono due tipi di conto deposito: il conto deposito libero e quello vincolato. Il primo consente di ritirare le somme depositate in qualunque momento. A fronte di questa maggiore libertà, i tassi offerti sono solitamente più bassi. Un conto deposito vincolato prevede l’obbligo di tenere le somme in giacenza fino alla scadenza dell’investimento. In questo caso, i tassi offerti sono solitamente più vantaggiosi. Solo in alcuni casi è possibile prelevare anticipatamente il capitale rinunciando parzialmente o totalmente agli interessi maturati.

Gli interessi possono essere liquidati interamente all’attivazione del vincolo oppure con cedole periodiche.

Un altro vantaggio nell’apertura di un conto deposito riguarda l’adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce ogni singolo depositante, per le disponibilità risultanti sul conto, sino a 100mila euro. Tutte le banche italiane e le succursali di banche extracomunitarie (queste ultime, a meno che già aderiscano a un fondo obbligatorio nel proprio Paese di origine) devono aderire al FITD.

In caso di depositi inferiori alla garanzia prevista dal sistema cui aderisce la banca, quindi, il rischio del depositante consiste nel non poter avere disponibilità del capitale depositato nel momento desiderato.