Ecco perché la sostenibilità è qui per restare

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Nonostante le affermazioni secondo cui l’investimento sostenibile fosse un lusso sostenuto da un contesto di mercato toro decennale, le evidenze suggeriscono che l’evoluzione della finanza verde ha resistito per tutta la crisi del coronavirus e rappresenta un cambiamento secolare. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a flussi record verso i prodotti ESG in tutto il mondo e a un’esplosione dell’attività dei mercati dei capitali “verdi” e “blu”.

La sostenibilità della sostenibilità

L’ascesa degli investimenti ESG è stata a lungo respinta dalla critica come conseguenza del mercato toro più lungo della storia, come fosse un semplice “bello da avere” in contrapposizione a una necessità. Se questo fosse vero, ci saremmo tuttavia aspettati che questa ascesa si sarebbe interrotta nel primo trimestre del 2020. Eppure l’attività green ha continuato a crescere su tutte le asset class e questo trova riscontro in tutte le sfaccettature del mondo degli investimenti. Ad esempio, abbiamo visto società come Barclays e Total impegnarsi a diventare società a zero emissioni nette entro il 2050, gli indici ESG superare la performance del mercato nel suo complesso e la continua crescita delle obbligazioni sostenibili durante il primo trimestre, nonostante la significativa perturbazione che ha colpito i mercati finanziari.

La pandemia ha portato alla ribalta i temi ESG e quelli legati alla sostenibilità che rappresentano una priorità strategica per molte società che vogliono sopravvivere allo sconvolgimento. È un approccio che ci aspettiamo perduri non solo durante l’attuale pandemia, ma anche nel futuro.

Investire in modo sostenibile: guidare una ripresa verde

La pandemia di coronavirus ha anche portato a un cambiamento del paradigma delle strategie di investimento responsabile, molte delle quali hanno sovraperformato durante la crisi. Fino al sell-off di marzo, i portafogli socialmente responsabili sono stati spesso utilizzati come strumento di mitigazione del rischio: gli investitori hanno incorporato i fattori ESG con l’idea che ciò li avrebbe aiutati ad evitare di investire nelle società che distruggono valore per gli azionisti.

Ma la pandemia ha portato a una maggiore consapevolezza sociale. I responsabili politici, le società e, in effetti la società nel suo complesso, si rendono ora conto della necessità di avere strutture solide nei settori della sanità, della sicurezza alimentare e delle risorse idriche, oltre che in tutte le catene di approvvigionamento. La crisi, inoltre, ha acceso i riflettori sul cambiamento climatico e sui diritti dei lavoratori.

Questo cambiamento di coscienza si può notare quando si guarda al lancio di fondi sostenibili. Nonostante la volatilità, nel primo trimestre di quest’anno sono stati lanciati circa 100 fondi sostenibili in tutto il mondo, rispetto agli oltre 80 dello stesso periodo dell’anno precedente (vedi figura 1).

 

Figura 1. Lancio di fondi sostenibili a livello mondiale

Fonte: Morningstar Direct, Morningstar Research al 31 Marzo 2020

 

L’andamento dei flussi di fondi azionari attivi dipinge un quadro simile. Dall’inizio del 2019 si sono registrati flussi in uscita di circa il 4%, mentre i fondi ESG hanno registrato afflussi per oltre il 18%. La variazione è stata più evidente nel primo trimestre di quest’anno quando, nonostante la volatilità del mercato, gli afflussi sono aumentati del 90% su base annua.

L’incremento è stato particolarmente significativo negli Stati Uniti, in ritardo rispetto all’Europa in termini di asset under management in strategie sostenibili, e dove i flussi netti hanno raggiunto la cifra record di 10,5 miliardi di dollari. Per avere una visione d’insieme, i flussi netti totali nel 2019 sono stati pari a 21,5 miliardi di dollari, quattro volte rispetto al record del precedente anno solare.

Abbiamo assistito a un fenomeno simile nell’universo degli investimenti a reddito fisso. LaClimate Bonds Initiative stima che quest’anno saranno emessi almeno 49 miliardi di dollari di obbligazioni verdi statunitensi, rispetto a meno di 1 miliardo di dollari nel 2013. E nel corso del primo trimestre le emissioni di obbligazioni sostenibili sono cresciute del 70% su base annua.

Figura 2. Guardando avanti: l’emissione di obbligazioni sostenibili

Fonte: BloombergNEF, dati al 31 Marzo 2020

 

Call to action: orientare il pensiero verso il lungo termine

L’aumento dell’attività della finanza verde negli ultimi sei mesi è stato a dir poco sorprendente e tanto più se si considera che i responsabili politici, le società, gli investitori e i singoli individui sono stati colti alla sprovvista dalla vasta portata dell’impatto della pandemia.

Sembra poi che lo shock esogeno del virus abbia spinto a un ripensamento e a rendersi conto dell’urgente necessità di prepararsi e di proteggersi dalle future minacce globali. In questi tempi turbolenti, l’attenzione ai buoni comportamenti ESG è tanto più importante e può aiutare a mettere in evidenza i cambiamenti che dobbiamo mettere in atto per creare una società più equa e sostenibile.