Rischi e performance della transizione climatica

DWS -

I cambiamenti climatici continuano ad essere una questione importante per gli investitori. Gli eventi atmosferici estremi possono causare perdite finanziarie. Mentre nel mondo è in corso la transizione verso un’economia a basse emissioni e leggi e regolamenti cambiano per accelerare l’adozione di misure volte a combattere i cambiamenti climatici, gli asset potrebbero perdere valore. Tuttavia, riteniamo anche che i cambiamenti climatici offrano opportunità di investimento in tutti i settori dell’economia mondiale.

DWS ha pensato e adottato un rating proprietario sul rischio di transizione del cambiamento climatico (CTR) che cerca di identificare i rischi e le opportunità associati alla transizione verso un’economia a basse emissioni. Il suo sistema di rating dalla A alla F aiuta a identificare i leader e i “ritardatari” della transizione climatica amalgamando i dati relativi all’ultima generazione di misure contro i rischi climatici di MSCI, ISS-ESG e Morningstar Sustainalytics.

Attraverso il nostro rating proprietario CTR, abbiamo esaminato le società per le quali i cambiamenti climatici rappresentano un’opportunità (leader CTR) comparandole a quelle per le quali essi costituiscono un rischio (ritardatari CTR). Come illustrato nel Grafico della Settimana, quest’anno si è registrata una notevole divergenza tra le performance dei leader e quelle dei ritardatari della transizione climatica. Mentre i primi hanno avuto risultati migliori al MSCI AC World Index del 41% nell’anno in corso (al 31/07/2020), le performance dei secondi hanno subito un calo del 22%.

Il rischio di transizione del cambiamento climatico è spesso specifico del settore, pertanto non dovrebbe sorprendere che la composizione settoriale di tali gruppi differisca notevolmente. I leader CTR si trovano principalmente nei settori dei beni di consumo voluttuari (29%), dei beni industriali (25%) e dell’informatica (IT) (38%). I veicoli elettrici (beni di consumo voluttuari), le apparecchiature elettriche e i prodotti per l’edilizia (beni industriali) nonché i prodotti informatici stanno fornendo un contributo importante alle soluzioni per il clima. I ritardatari CTR si osservano soprattutto nei settori dell’energia (45%), dei materiali (22%) e dei servizi di pubblica utilità (22%), in cui l’esplorazione petrolifera, l’estrazione di metalli e l’industria mineraria costituiscono esempi di operazioni solitamente associate a rischi ambientali.

Pur non attribuendo le performance superiori dei leader CTR soltanto ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), nel complesso, durante la pandemia, i titoli con rating CTR elevati hanno fatto meglio. “La qualità ESG resta un fattore trainante importante per gli investitori e le performance nelle varie società e nei vari settori e comparti”, conferma Petra Pflaum, CIO per gli Investimenti Responsabili di DWS, aggiungendo che “integrare le informazioni ESG nell’analisi finanziaria ci consente di identificare i veri leader e ritardatari ESG per beneficiare delle opportunità di investimento riducendo al contempo i rischi”.

Nel contesto altamente volatile in cui ci troviamo quest’anno, è particolarmente importante trovare il giusto equilibrio tra rischio e rendimento. Come abbiamo visto, analizzare le società da una prospettiva ESG può rivelare informazioni preziose. Anche la pandemia di Covid potrebbe aver accresciuto l’attenzione degli investitori verso i temi ESG in generale e, in particolare verso i cambiamenti climatici, contribuendo alle migliori performance dei leader CTR.

* MSCI All-Country World Index
** Rating A-B del rischio di transizione del cambiamento climatico
*** Rating E-F del rischio di transizione del cambiamento climatico
Fonti: MSCI Inc., DWS Investment GmbH, aggiornato al 31/07/20