Elezioni USA, outlook positivo per i titoli healthcare nonostante i rischi politici

-

Il settore sanitario statunitense quest’anno è finito sotto i riflettori a causa della pandemia, essendosi trovato in prima linea nella risposta all’emergenza. Il futuro per il settore appare ora carico di sfide: non solo dovrà affrontare la possibile seconda ondata di Covid-19, ma anche l’incertezza delle elezioni presidenziali e delle loro potenziali ricadute per il sistema sanitario.

Tuttavia, a nostro avviso, uno dei principali rischi per il settore – vale a dire quello diun ripensamento radicale del mercato delle assicurazioni sanitarie – è significativamente diminuito quando Biden è diventato il candidato dei Democratici alle elezioni.

Dall’altro lato, una possibile riforma dei prezzi dei farmaci potrebbe essere fonte di volatilità e le notizie su questo tema potrebbero rappresentare un rischio per i titoli farmaceutici. Sia Trump che Biden sembrano favorevoli alla proposta di introdurre un meccanismo di indicizzazione al fine di riportare i prezzi dei medicinali compresi nel Medicare su livelli più in linea con quelli dei mercati internazionali – decisamente più economici.

Secondo il nostro analista farmaceutico Jeff Holford, se Biden vincesse le elezioni e i Democratici ottenessero la maggioranza al Senato, l’attenzione del mercato potrebbe spostarsi sul rischio che il Congresso approvi proposte più aggressive sulla regolamentazione dei prezzi dei farmaci. In questo scenario, i titoli farmaceutici potrebbero essere colpiti. Tuttavia, i Democratici avrebbero bisogno di una maggioranza significativa al Senato per poter sperare di far approvare una riforma incisiva, dato che molti senatori democratici hanno buoni rapporti con l’industria farmaceutica.

Un’altra priorità per Biden sembra essere quella di estendere l’accesso all’assicurazione sanitaria. Il candidato democratico ha proposto di abbassare il limite di età per accedere al Medicare da 65 a 60 anni e di creare una nuova opzione assistenziale legata al Medicare all’interno della quale verrebbero automaticamente inseriti tutti i cittadini con reddito basso che non rientrano nel Medicaid.

Secondo il nostro analista dei servizi sanitari Rouven Wool‑Lewis, queste politiche, se implementate, potrebbero allargare il mercato per le aziende sanitarie focalizzate sul Medicare e allo stesso tempo sottrarre alcuni clienti alle compagnie che forniscono assicurazioni sanitarie private.

Ad ogni modo, manteniamo una view positiva sui titoli azionari del settore sanitario nel lungo periodo, nonostante i rischi politici. Infatti, i fondamentali in questo settore molto diversificato continuano a migliorare, grazie all’accelerazione dell’innovazione, alle nuove piattaforme tecnologiche e a un contesto favorevole per i finanziamenti.