USA: il governo diviso non deve preoccupare gli investitori

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Penso che ad oggi tanta dell’incertezza che avevano i mercati non ci sia più e, anche se la situazione non si è ancora risolta, va notato che le altre volte in cui abbiamo avuto un “governo diviso” – come pare accadrà dopo questa tornata elettorale – il mercato azionario è comunque andato bene.

Guardando indietro si vede che quando in contemporanea abbiamo avuto un democratico alla Casa Bianca e un Congresso “Diviso” i mercati sono cresciuti di circa il 13% e non abbiamo motivi di pensare che questa volta sarà diverso. Con l’avvicinarsi delle elezioni il mercato era caratterizzato da un eccesso di vendite, poiché i mercati hanno avuto un forte rialzo e poi una correzione nell’S&P e nel Nasdaq, quindi il sentiment era chiaramente negativo. Gli investitori torneranno a prestare attenzione a quelle che erano considerati i due argomenti principali – covid escluso – durante la campagna elettorale  ovvero le tasse e gli stimoli fiscali. Anche nell’ipotesi di un Senato a guida repubblicana l’economia a stelle e strisce usufruirà di misure di stimolo. Si tratterà di un pacchetto che andrà dai 500 miliardi al triliardo di dollari, contro gli stimoli da 2,5/3 trilioni di dollari che si sarebbero avuti con una netta vittoria dei democratici, quindi si tratta di un impatto non positivo quanto lo stimolo a breve termine che si era cominciato a vedere nell’andamento di alcuni titoli.

L’altra grande questione sono le tasse. La mia impressione è che i mercati non stessero valutando l’ipotesi di un aumento delle tasse.  Prima di oggi la nostra preoccupazione  era che il mercato sarebbe tornato a preoccuparsi riguardo le tasse sulle imprese nel caso di una vittoria totale dei Democratici nel 2022 e nel 2023, portando a una certa compressione del PE durante quegli anni. Ma quasi certamente adesso, per via della composizione del Senato e della mancata “blue wave”, questo argomento non è più sul tavolo.

L’altro fattore da tenere in considerazione è ovviamente il Covid e in questo senso è fondamentale che vengano fatti passi avanti per quanto riguarda il vaccino: sarà questa la variabile chiave nei prossimi 6-12 mesi per ripristinare l’economia e andare avanti. L’economia, di per sé, ha fondamenta più solide di quanto le persone pensino ma per riportarci a un livello in cui vi sia il massimo potenziale di profitto, dobbiamo assolutamente fare passi in avanti sulla questione Covid. Dobbiamo avere successo con i vaccini; sarà così che torneremo a vedere una crescita economica più forte.