La ripresa della Cina ha buone possibilità di proseguire
Questa mattina, la Cina ha pubblicato i dati circa la crescita del PIL nel quarto trimestre 2020, insieme ai dati sull’attività di dicembre. Il PIL è aumentato, superando il consensus, del 6,5% su base annua, portando la crescita complessiva del PIL nel 2020 al 2,3%. La Cina si afferma quindi come uno dei pochi paesi al mondo con un tasso di espansione positivo. Nonostante alcuni dati di dicembre si siano leggermente indeboliti, la crescita del quarto trimestre è stata trainata da forti esportazioni e dalla continua accelerazione della domanda interna.
Guardando al futuro, la Cina ha recentemente segnalato un nuovo focolaio locale di Covid-19. I numeri riportati sono ancora bassi, ma le autorità hanno risposto con forza isolando le regioni. Sebbene i rischi siano aumentati, la Cina ha ancora buone possibilità di contenere l’epidemia. Di conseguenza, la politica economica ritirerà con cautela parte del suo sostegno e la normalizzazione delle politiche implicherà probabilmente una riduzione del deficit fiscale ufficiale a circa il 3%. Poiché in precedenza la PBoC si era basata principalmente su strumenti quantitativi, l’offerta di moneta sarà la prima a rallentare. Non ci aspettiamo un primo aumento dei tassi prima della fine di quest’anno mentre, su scala più ampia, la politica riprenderà il derisking – in particolare nel settore immobiliare – aumentando il sostegno alla tecnologia e accelerando le riforme strutturali e lo sviluppo green. Nell’insieme, continuiamo ad aspettarci una crescita del PIL pari al +7,8% nel 2021.