Il rinnovato appeal degli asset italiani
Con l’annuncio della nomina di Mario Draghi come nuovo Presidente del Consiglio del governo italiano, i mercati hanno subito reagito positivamente. Il restringimento dello spread dei governativi e la rilevante performance dell’indice azionario italiano, ma soprattutto del settore finanziario, denotano a nostro avviso principalmente la fiducia e la speranza che si ripone sul nuovo esecutivo.
Il governo formato da tecnici di comprovata capacità nei ministeri chiave, denota l’attenzione a risolvere subito il nodo del Recovery Plan. Molto probabilmente la stesura finora data dell’utilizzo delle risorse europee non era del tutto soddisfacente e solo partendo da un progetto concreto e realistico, si può sperare in un miglioramento sostanziale delle possibilità di crescita italiane nel prossimo futuro. Chiaramente questo è solo un punto di partenza, l’Italia deve recuperare i ritardi che ha accumulato negli ultimi decenni in termini di competitività, produttività, efficienza e semplificazione fiscale e non solo. In un mercato in cui ad oggi vi è una percezione abbastanza positiva nella ripresa economica mondiale è capibile perché gli investitori abbiano trovato un’opportunità negli asset italiani che per molte ragioni negli ultimi anni hanno avuto ritorni relativi inferiori rispetto ad investimenti in altri Paesi.
Una ripresa sostenibile in Italia, una nuova fase di investimenti sia pubblici che privati sarebbero di supporto al settore bancario che per anni ha dovuto fronteggiare uno stock di NPL estremamente elevato che ha influito sulla redditività delle stesse. Con prospettive economiche migliori si potrebbero applicare multipli migliori.
Nei prossimi mesi ovviamente si dovrà monitorare l’opera del Governo, la capacità di poter agire con una maggioranza nel parlamento solida che voti i provvedimenti più urgenti per il rilancio del paese. Maggioranze ampie possono essere d’aiuto ma anche così eterogenee metteranno a dura prova la capacità di mediatore e di guida del nuovo Presidente del consiglio.