Mirova avvia il fundraising del quinto fondo sulle infrastrutture per la transizione energetica

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Mirova, affiliata di Natixis Investment Managers focalizzata sugli investimenti sostenibili, avvia il fundraising del suo quinto fondo dedicato al finanziamento delle infrastrutture per la transizione energetica. Il fondo si chiamerà Mirova Energy Transition 5 Fund (MET5) e segue il fondo Mirova Eurofideme 4, attivo negli ultimi due anni, rinnovando il focus sulle energie rinnovabili e sulla mobilità a basse emissioni di CO2. Come i precedenti fondi di Mirova, anche MET5 offrirà elevata flessibilità agli investitori (quota di maggioranza o di minoranza, equity o emissione di debito subordinato, con la possibilità di finanziamenti ponte a breve termine, contando sulla competenza tecnica del suo team e sulle solide partnership stabilite in questo ambito.

Il nuovo fondo continuerà a investire in tecnologie già affermate (parchi eolicionshore, energia solare, idroelettricità, biogas) offrendo anche un alto grado di diversificazione con l’obiettivo di integrare solide tecnologie in evoluzione, come ad esempio i parchi eolici offshore. Il team proseguirà anche il lavoro iniziato dal precedente fondo in termini di ricerca e investimento nel settore della mobilità caratterizzata da basse emissioni di CO2, in particolare per sostenere la crescita del settore dei veicoli elettrici e il sempre più importante tema legato all’idrogeno.

Il fondo Mirova Energy Transition 5 andrà alla ricerca di progetti innovativi che sosterrà in tutti questi settori sin dalla fase di sviluppo. Uno dei tratti distintitivi di Mirova è proprio la capacità di investire in progetti greenfield che riducono l’impatto di CO2 della produzione di energia.

Altra importante novità sarà la possibilità di investire anche fuori dell’Europa. Tale diversificazione geografica riguarderà fino al 10% del patrimonio del fondo e si rivolgerà a progetti all’interno dei Paesi membri dell’Ocse. Il fondo potrà quindi investire anche in Asia, in particolare per estendere le partnership stabilite con gli sviluppatori europei con sede nella regione asiatica, replicando i modelli di alcuni progetti già realizzati in Europa.

Sulla scia del closing finale del Mirova Eurofideme 4 a novembre 2019, all’epoca il più grande fondo europeo dedicato alle infrastrutture per le energie rinnovabili, il team di Mirova si pone l’obiettivo di superare il miliardo di euro per il nuovo fondo. Il fondo diventerà operativo entro il primo trimestre dell’anno.

Per sostenere la propria crescita, il team Energy Transition Infrastructure di Mirova si è ampliato a 22 professionisti, guidati da Raphaël Lance, Head of Mirova Energy Transition Infrastructure Funds che spiega: “Le energie rinnovabili rappresentano il 20% del consumo totale di energia in Europa. Entro il 2030, la quota dovrebbe salire al 32%. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un investimento di 1.700 miliardi di Euro nel corso dei prossimi dieci anni. In qualità di investitore responsabile, continueremo ad allocare sempre più capitali a favore delle infrastrutture sostenibili e resilienti per dare agli investitori istituzionali l’opportunità di fare la loro parte nella lotta contro il cambiamento climatico”.

Con più 20 anni di esperienza negli investimenti in infrastrutture per le energie rinnovabili, il team gestisce 1,5 miliardi di euro e ha realizzato oltre 70 operazioni. Mirova ha lanciato il suo primo fondo (da 46 milioni di euro) nel 2002 al fianco di Ademe contribuendo ad avviare il settore eolico in Francia. Ha poi realizzato altri due fondi (di 94 milioni di euro nel 2009 e 350 nel 2016) per aprirsi a nuove aree geografiche e tecnologie. Infine, il quarto fondo che ha raccolto 859 milioni di euro nel 2018 ha ampliato il proprio raggio d’azione al tema della mobilità caratterizzata da bassa emissione di CO2. Nel corso degli anni, Mirova ha finanziato più di 300 progetti che rappresentano oltre 5,7 GW di capacità produttiva installata in tutta Europa.