Rc Auto: oltre 4 italiani su 10 temono truffe online

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Oltre quattro automobilisti su dieci temono i siti truffa sulla Rc Auto e quasi uno su dieci è effettivamente stato vittima di frodi nello stipulare l’assicurazione online per il proprio veicolo. È quanto emerge da un’indagine di Nielsen – realizzata per Prima Assicurazioni – che ha intervistato un campione di assicurati dopo che, nel 2020, l’Ivass – l’Authority che vigila sul mercato assicurativo – ha rilevato ben 142 siti truffa online per la stipula della Rc Auto, in calo rispetto ai 168 del 2019, ma in forte crescita rispetto ai 103 del 2018 e quasi triplicati dai 50 del 2017. In particolare, il43,3% degli intervistati teme di poter rimanere vittima di una truffa sul web, mentre l’8% ne è effettivamente rimasto vittima in passato.

Degli automobilisti intervistati, inoltre, il 23,2% si è imbattuto in siti truffa, ma li ha riconosciuti e non ha stipulato la polizza, il 63,8% ha dichiarato di ritenere di non essere incappato in una truffa e, infine, il restante 5% ha dichiarato di non saperlo affermare con certezza. Tra questi ultimi potrebbero esserci, a loro insaputa, alcuni dei possessori dei circa 2,6 milioni di veicoli che, secondo le stime dell’Ania, circolerebbero in Italia senza aver stipulato l’assicurazione Rc veicoli obbligatoria.

“Esistono due tipologie di comportamenti virtuosi che l’utente deve adottare per ridurre il rischio di frodi. La prima è la scelta di compagnie e intermediari solidi e affidabili e, nel dubbio, controllare sempre negli elenchi dell’Authority se l’azienda è regolata e abilitata all’esercizio”, spiega Giacomo Testa, Head of Analytics di Prima Assicurazioni. “La seconda – aggiunge Testa – è l’utilizzo dei soli mezzi di comunicazione indicati dai siti ufficiali o rivolgersi a professionisti quali Agenti e Broker”.

In effetti, ci sono delle contromisure che l’automobilista può adottare per evitare truffe online. Oltre a scegliere tra le assicurazioni o polizze online più autorevoli, il contraente può consultare l’elenco dei siti irregolari stilato dall’Ivass: sul sito dell’Istituto, infatti, viene riportata e aggiornata periodicamente la lista dei siti irregolari. L’Ivass ha attivato, inoltre, un servizio di call center attivo dal lunedì al venerdì (08:30-14:30), gestito da personale dell’Authority che risponde al numero verde 800 48661.

Un‘ulteriore buona prassi può essere quella di controllare se sul sito che offre la polizza mancano i dati e i riferimenti dell’intermediario (tra cui: nominativo, numero di iscrizione, sede). Eventualmente, il contraente avrà modo di insospettirsi qualora i contatti forniti all’utente fossero email personale di un addetto, numero di cellulare o di Whatsapp o qualora fosse chiesto di effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata (un metodo di pagamento che non può essere utilizzato). Infine, può essere utile per il contraente verificare che siano fornite le necessarie ricevute prima della stipula, le condizioni generali di assicurazione e tutte le informative pre-contrattuali e contrattuali obbligatorie.