L’imminente aggiornamento farà di Ethereum il nuovo petrolio digitale

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Per il mese di luglio è previsto un aggiornamento del network di Ethereum, che potrebbe portare a una rimozione totale delle commissioni sulle transazioni per i fornitori. In questo nuovo scenario, l’Ethereum diventare come tutte le altre commodity e la pressione deflazionistica che si avrebbe porterebbe probabilmente a un maggior valore dell’asset.

Che cos’è Ehtereum?

Ethereum è il secondo più grande criptoasset per dimensioni di mercato (circa 200 miliardi dollari) dopo il Bitcoin (un trilione di dollari) e rappresenta la maggiore innovazione nel campo degli asset digitali e delle blockchain dalla creazione del Bitcoin stesso nel 2009.

Mentre il Bitcoin è stata la prima criptovaluta decentralizzata e peer-to-peer al mondo, nonché il primissimo esempio di oro digitale, l’Ethereum potrebbe essere visto come il primo esempio di petrolio digitale nel mondo, che può essere usato come carburante per utilizzare il computer di un universo: la blockchain di Ethereum. Se, per esempio, gli imprenditori usufruissero dei servizi finanziari decentralizzati di Ethereum – o della finanza decentralizzata (DeFi) – questo renderebbe obsoleti dei cardini della finanza tradizionale come il market making, il trading e i prestiti, per citarne alcuni.

Il cuore di questo cripto asset sono gli smart contract, cioè programmi di computer presenti nella blockchain, che hanno la funzione di automatizzare l’attività finanziaria, riducendo gli intermediari presenti nel mondo della finanza tradizionale, come broker, market maker, etc. L’elevata domanda di Ethereum, nella veste di petrolio digitale, e di smart contract ha permesso a Ethereum (AETH | ISIN: CH0454664027) di rendere il 1.192% dall’inizio del 2020. Per fare un paragone, il Bitcoin è cresciuto del 591% e l’indice S&P 500 del 19%.

Per finanza decentralizzata si intende uno sforzo tecnologico per ricreare quei servizi finanziari che già esistono – come il risparmio, il prestito e l’investimento – in maniera decentralizzata, usando le potenzialità della blockchain di Ethereum

In cosa consiste l’aggiornamento del network?

Il prossimo aggiornamento del network di Ethereum, in programma per il luglio di quest’anno, rinnoverà il modello economico del network stesso, andando a creare uno shock deflazionistico solo sul lato dell’offerta, poiché la domanda per servizi finanziari decentralizzati è cresciuta significativamente nei mesi scorsi, per un totale di oltre 40 miliardi di dollari.

Questo aggiornamento, chiamato EIP-1559, mira a rendere più semplice il computo delle commissioni che gli utilizzatori devono pagare per poter accedere ai servizi a cui si è accennato in precedenza. Per riuscirci, il sistema assegnerà una commissione minima e dinamica che gli agenti pagheranno e che sarà poi rimossa permanentemente. Ciò significa che se la domanda continuerà a crescere, si andrà a creare una pressione deflazionistica, esattamente come avverrebbe per altre commodity estremamente richieste, come il petrolio.

Il valore del Bitcoin si basa sul suo limite di offerta massimo di 21 milioni di unità; Ethereum adotterà un approccio simile in cui, nel lungo periodo, l’asset potrebbe portare a un apprezzamento continuo, se la domanda di servizi finanziari decentralizzati cresce. L’imminente aggiornamento permetterà agli investitori di vedere l’Ethereum nella veste di un petrolio digitale o comunque di una commodity, prezzandolo di conseguenza.

Quale sarà il risultato finale?

La probabile conseguenza di questo upgrade sarà un riprezzamento dell’Ethereum, dato che le aspettative degli investitori si modificheranno, non vedendolo più come un asset speculativo, ma come una commodity digitale. Saremo in grado di stabilire il prezzo della criptovaluta basandoci sul semplice principio della domanda (rappresentato dalle commissioni sulle transazioni) e dell’offerta (l’ammontare di ETH creato e distrutto), similmente a come già avviene per il petrolio o per il gas naturale. Tutto ciò con ogni probabilità porterà a un’espansione delle tipologie di investitori che vorranno crearsi una posizione nei confronti di questo asset; infatti, nelle ultime settimane ci è giunta voce che delle imprese hanno investito in Ethereum non a scopo speculativo, ma come riserva di denaro in caso di futura necessità; e non ci sarebbe da stupirsi se delle banche facessero lo stesso.

Gli investitori che già adesso vorrebbero investire in altre commodity, trarranno beneficio da un’esposizione all’Ethereum, la commodity digitale più popolare al mondo, nonché la benzina della finanza decentralizzata. Per questi esistono già gli strumenti idonei per farlo, ovvero il 21Shares Ethereum ETP (AETH | ISIN: CH0454664027). Le performance di altre tecnologie basate sugli smart contract nel 2021 e competitor di Ethereum rappresentano un segnale chiaro di quanto rosee possono essere le nostre aspettative verso ETH, che è il leader di questa categoria. I competitor hanno guadagnato tra il 316% e l’866% da inizio anno, rispetto al 96% dell’Ethereum. Ciò significa che, basandoci sull’imminente cambio di paradigma dovuto all’aggiornamento, la nuova commodity digitale ha tutte le carte in regola per ottenere performance oltre le aspettative.