Eni rafforza la sua presenza nell’Emirato di Ras Al Khaimah con l’assegnazione del Blocco 7 onshore

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Eni, attraverso la sua controllata Eni RAK, ha ricevuto l’assegnazione del Blocco 7 situato nell’onshore di Ras Al Khaimah, negli Emirati Arabi Uniti. Il Contratto di Esplorazione e Produzione è stato firmato tra il presidente di Eni RAK, Fuad Krekshi, e il direttore generale della Ras Al Khaimah Petroleum Authority, Nishant Dighe, alla presenza dello Sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi, membro del Consiglio supremo degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Ras Al Khaimah.

Il Blocco 7 copre un’area di 430 km2 nell’onshore di Ras Al Khaimah. Eni RAK sarà l’operatore del Blocco con il 90% di interesse partecipativo assieme alla compagnia nazionale di Ras Al Khaimah RAK Gas con il rimanente 10%.

Il Blocco 7 comprende un’area sotto-esplorata in assetto strutturale di catena caratterizzata da una complessa geologia, molto simile a quella presente nell’Emirato di Sharjah, dove è stata recentemente annunciata la messa in produzione della scoperta di Mahani. Il nuovo rilievo geofisico 3D permetterà alla joint venture di valutare l’assetto geologico dell’area e il suo potenziale ad idrocarburi. La presenza di infrastrutture di trattamento gas nell’Emirato con capacità disponibile permetterà una rapida messa in produzione delle eventuali scoperte.

Eni è già presente nell’Emirato di Ras Al Khaimah e opera il Blocco A offshore dove, dopo una fase inziale di studio e rielaborazione del dato geofisico, stanno iniziando i preparativi per la perforazione esplorativa.

L’acquisizione del Blocco 7 rappresenta un altro passo nel posizionamento di Eni in Medio Oriente e in particolare negli Emirati Arabi Uniti, dove Eni detiene la maggiore superficie esplorativa tra le compagnie internazionali presenti, con oltre 26.000 km2 di superficie e con un totale di 8 blocchi esplorativi nell’onshore e nelle acque poco profonde degli Emirati di Abu Dhabi, Ras Al Khaimah e Sharjah.