I dati sull’inflazione nell’Eurozona rimarranno volatili

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Dopo un forte aumento registrato all’inizio dell’anno, le pressioni inflazionistiche continuano a scendere. In seguito al balzo di gennaio, l’indice dei Prezzi al Consumo dell’Eurozona ha seguito un percorso in discesa a marzo, attestandosi sotto l’1% a/a.

Guardando più nel dettaglio, l’ultimo calo è dovuto principalmente a una minore variazione dei prezzi dei beni core (allo 0,3% su base annua), mentre l’inflazione dei prezzi dei servizi è salita all’1,3%. Nel frattempo, con l’aumento dei prezzi dell’energia, i dati dell’Indice dei Prezzi al Consumo – che include le categorie più volatili dei prezzi dell’energia e del cibo – sono leggermente aumentati. In futuro, è probabile che i dati continueranno ad essere volatili.

Per esempio, il cambiamento dei pesi usati per calcolare l’inflazione, avvenuto all’inizio del 2021, sarà un fattore importante. Inoltre, la riduzione del tasso dell’IVA in Germania al 16%, attuata tra luglio e dicembre dello scorso anno, avrà un peso importante nel corso dell’anno attraverso un effetto base.

Un altro elemento che avrà un impatto negativo sull’Indice dei Prezzi al Consumo di quest’anno è la normalizzazione dell’inflazione dei prezzi dell’abbigliamento dopo il forte aumento dell’anno scorso.

In conclusione, i dati dell’Indice dei Prezzi al Consumo rimarranno volatili.