Le ragioni del crescente interesse per l’ether

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Le prospettive delle criptovalute sono diventate un argomento caldo per i partecipanti al mercato, gli spettatori e la stampa. Anche se il mercato delle criptovalute ha recentemente sperimentato una flessione in mezzo a una serie di notizie negative, non è tutto perduto. Al centro della scena c’è sempre stato il bitcoin (BTC), ma l’ether (ETH) sta sempre più rappresentando un’opportunità interessante per gli investitori.

Il 12 maggio 2021 l’ether (ETH) ha raggiunto un nuovo picco record. In questa occasione, gli investitori si sono interrogati sulla sostenibilità di questo momentum e sull’opportunità d’inserire questo asset digitale in portafoglio. Nonostante il recente sell-off possa aver messo fuori gioco lo slancio positivo, ci sono ancora molti aspetti positivi da cui essere incoraggiati.  Qualunque sviluppo dei prezzi nello spazio delle valute digitali è per definizione complesso, ma cercherò di contestualizzare e di delineare i fattori chiave che definiscono la narrativa dell’ether.

L’ether, la criptovaluta nativa della rete Ethereum, è una valuta digitale come bitcoin, rispetto alla quale presenta tuttavia alcune differenze fondamentali, a livello di rete, che determinano casi d’uso molto diversi. Bitcoin è principalmente una riserva di valore, definita dalla propria intrinseca rigidità sul lato dell’offerta, ed è considerata una soluzione di primo livello per l’infrastruttura dei pagamenti globali, caratteristica da cui deriva l’analogia con l’oro digitale.

L’ether viene utilizzato per “alimentare” la rete Ethereum, che è essenzialmente una piattaforma software decentralizzata, programmata per eseguire la codifica di smart contract o contratti intelligenti. Questi ultimi possono essere impiegati per automatizzare tutta una gamma di funzioni, dai semplicissimi scambi di valore ai contratti assicurativi, fino agli scambi decentralizzati, tutti gestiti dalla rete Ethereum decentralizzata. La complessità del contratto intelligente determina le commissioni di transazione (note come gas fee, in cui il gas è l’unità di misura del costo di un’operazione su Ethereum) prezzate in ether. In questo modo, il prezzo in ether è un fattore della quantità attesa e della complessità delle transazioni sulla rete, nonché del potenziale valore generato da varie applicazioni costruite sugli smart contract di Ethereum – se le transazioni hanno un valore economico elevato, le persone sono disposte a pagare di più. Oltre a ciò, l’ether ha anche ottenuto un certo status di “bene rifugio” nella sfera delle criptovalute, in quanto si tratta della seconda valuta digitale più importante, la domanda è persistente e, sebbene non fissa, l’espansione dell’offerta è molto prevedibile e relativamente moderata rispetto agli standard delle valuta fiat dopo il 2008.

Allora perché negli ultimi mesi c’è stato un così forte interesse per l’ether?

  1. Entusiasmo per ETH 2.0
    C’è un grande entusiasmo intorno ai futuri sviluppi proposti per la rete Ethereum, che molti lodano come il prossimo grande passo verso il progresso dell’ecosistema. Sono previsti cambiamenti di ampia portata, ma i due principali sviluppi sono, in primo luogo, il passaggio dal Proof of Work (POW) al Proof of Stake (POS) come meccanismo di consenso e, in secondo luogo, lo sviluppo di soluzioni di secondo livello per contribuire alla crescita della rete. Si ipotizza che questi cambiamenti incentivino l’utilizzo della rete Ethereum attirando un numero maggiore di utenti e progetti. Inoltre, l’eventualità di un passaggio all’algoritmo POS si inserisce nell’ambito di un acceso dibattito nella sfera delle valute digitali: l’uso di energia. Il POS consuma molta meno energia del POW e, pertanto, alcuni osservatori ritengono che ciò possa costituire un fattore favorevole all’adozione della piattaforma.
  2. Sviluppi della Finanza decentralizzata (Decentralised Finance o DeFi)
    Una delle implementazioni più innovative degli smart contract è stata la rapida crescita della DeFi, verificatasi soprattutto sulla rete Ethereum. Si tratta essenzialmente di utilizzare la tecnologia decentralizzata per automatizzare le modalità di trasferimento del valore, un ruolo molto redditizio storicamente svolto dalle grandi istituzioni. Ci sono prodotti DeFi che mirano a sostituire le borse, rivoluzionare il credito, innovare l’emissione di titoli obbligazionari e la lista potrebbe continuare. Ad esempio, i progetti LINK e Uniswap DeFi su Ethereum hanno attirato grandi capitali e mostrano un potenziale enorme. Se Ethereum riuscirà a mantenere il predominio in questo spazio, ciò dovrebbe continuare a guidare la domanda di ether.
  3. Rotazione ciclica da bitcoin, mentre i prezzi si muovono lateralmente
    Bitcoin è ancora la criptovaluta più onnipresente. Le sue corse al rialzo generano la massima attenzione nei media e si tratta di gran lunga del punto d’ingresso più comune per i nuovi flussi di danaro che entrano sul mercato. Ma sappiamo tutti che i movimenti del mercato sono ciclici; quindi, mentre bitcoin perde forza, gli investitori cercano di prendere profitti e di ruotare il portafoglio a beneficio di altri attivi. L’ether rappresenta molto spesso la scelta immediatamente successiva. Non si tratta certo di un fenomeno nuovo ed è in genere accompagnato da esperti in materia i quali parlano di mercati che seguono un trend: da BTC a ETH fino ad Altcoin a grande capitalizzazione e DeFi e, infine, ai progetti micro-cap. Questo schema si è esplicitato sui mercati nel 2017 e può essere che si stia verificando qualcosa di simile anche ora.

Ciò detto, queste tendenze non seguono mai una linea retta. Il recente sell-off ci ricorda che qualsiasi investimento deve avvenire prendendone in considerazione i rischi. Il futuro delle valute digitali sembra roseo, ma decifrarne l’esatto percorso di adozione è quasi impossibile. Per tale motivo, gli attivi digitali rappresentano attualmente una nicchia, ma in crescita, parte di un portafoglio con allocazioni distribuite su asset in criptovalute ad alta convinzione.