Mercati: Europa favorita nel secondo semestre

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Le misure di contenimento hanno avuto un impatto negativo sulla crescita economica dell’Eurozona nel primo trimestre e stanno rallentando la crescita del secondo trimestre di quest’anno. Tuttavia, si prevede ancora una forte ripresa per la seconda metà del 2021, con l’accelerazione delle campagne di vaccinazione. Nonostante la ripresa economica sia andata a rilento, il mercato azionario europeo è il campione di rendimento del primo semestre 2021: i mercati azionari europei guadagnano dall’inizio dell’anno circa il 14% (indice Morningstar Europe al 10 giugno), facendo meglio di quelli globali.

Sebbene rimanga qualche incertezza, ci aspettiamo una piena riapertura nel terzo trimestre 2021 e che il PIL raggiunga i livelli pre-crisi entro la metà del 2022. La spesa delle famiglie sarà il principale motore della crescita, ma la spesa per investimenti beneficerà di condizioni di finanziamento vantaggiose, migliorando la redditività e la domanda.

La politica fiscale e le misure monetarie favoriscono l’outlook di crescita economica positiva che, a sua volta, fungerà da grande sostegno per il settore aziendale. Dopo essere calate per tutto il 2021, le vendite e i profitti si riprenderanno nettamente nel 2021.

Tale scenario di ripresa economica e aziendale è stato in un certo senso già anticipato dagli investitori azionari europei, dato che la maggior parte dei mercati sono in rialzo a due cifre dall’inizio dell’anno. C’è ancora spazio per ulteriori rialzi, poiché il flusso di notizie sarà costantemente positivo nei mesi a venire. La curva dei progressi potrebbe appiattirsi rispetto alla prima metà dell’anno, ma il percorso di minor resistenza è ancora in salita per le azioni europee.

In termini di settori all’interno del mercato azionario, sembra probabile una continuazione delle tendenze relative della prima metà dell’anno. I settori ciclici come auto, finanza, edilizia e turismo continueranno probabilmente a sovraperformare, mentre i settori difensivi come utility, beni di consumo di base e sanità attireranno meno l’attenzione degli investitori.