Come investire in oro in modo sostenibile

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Per quasi due anni il prezzo dell’oro è aumentato, alimentato fra l’altro dallo scoppio della pandemia globale. Da alcuni mesi, invece, è tornato a scendere. Noi monitoriamo molto attentamente queste oscillazioni temporanee dei prezzi, pur considerando l’oro soprattutto un investimento strategico, che dimostra da millenni il suo valore proprio in tempi di crisi.

Il metallo prezioso è una componente imprescindibile della nostra strategia d’investimento orientata al lungo termine. Lo consideriamo una sorta di assicurazione, che protegge il valore del patrimonio nei periodi difficili: dalle crisi finanziarie e di governo, dall’iperinflazione, dalla perdita di fiducia nel sistema monetario. In un’ottica di lungo termine, le nostre aspettative di rendimento corrispondono alla rivalutazione monetaria. Niente di più, ma neanche niente di meno.

Oltre a questa posizione strategica in oro sotto forma di lingotti o – se le linee guida d’investimento non consentono altrimenti – come titoli negoziati in borsa (Exchange Traded Commodities, ETC), vale talvolta la pena aggiungere anche “azioni aurifere”, anche se rispetto ai lingotti, queste partecipazioni in società minerarie che estraggono oro possono essere soggette a rischi aggiuntivi.

L’estrazione dell’oro è un processo complesso che pone sfide ambientali, sociali e societarie enormi, motivo per cui, come investitori, ci impegniamo attivamente ad implementare e diffondere gli standard di sostenibilità nelle miniere e, nella scelta dei lingotti d’oro ci affidiamo a uno dei principali rating di sostenibilità.

Solo lingotti di società certificate

Circa il 10% del patrimonio dei nostri portafogli multi-asset è investito in oro. Nel caso dei lingotti depositati per conto dei nostri clienti, nonché dei certificati aurei, ci affidiamo esclusivamente a partner conformi alla Responsible Gold Guidance della London Bullion Market Association (LBMA). Scopo di questa direttiva è impedire che l’oro contribuisca a violazioni sistematiche o diffuse dei diritti umani, al riciclaggio di denaro o al finanziamento di conflitti o del terrorismo. Inoltre, i nostri fornitori rispettano anche le linee guida precedenti stabilite dal Good Delivery Standard della LBMA, che garantiscono la purezza e l’autenticità dei lingotti.

Come azionisti, siamo impegnati affinché le società minerarie in cui investiamo fissino obiettivi di ampia portata per ridurre il proprio impatto ambientale e utilizzare le risorse in modo coscienzioso, oltre ad assumersi le dovute responsabilità sociali e societarie. Ecco perché promuoviamo attivamente la trasparenza nella catena del valore e soprattutto la conformità globale agli standard (ESG) internazionali che, a nostro avviso, dovrebbero trovare applicazione anche negli angoli più remoti del pianeta.

In molti ambiti, esistono già delle condizioni quadro per verificare l’attuazione degli standard internazionali, come i Responsible Gold Mining Principles (RGMPs) del World Gold Council (WGC), gli standard GRI (Global Reporting Initiative) o la Taskforce on Climate-related Financial Disclosures (TCFD). Se una delle compagnie minerarie in cui investiamo o vorremmo investire si rifiutasse di rispettare tali standard senza un valido motivo, per noi sarebbe un motivo di esclusione dall’universo d’investimento.

Dalle aziende in cui investiamo pretendiamo un’integrazione sistematica degli obiettivi ambientali e miglioramenti costanti e tangibili su questo fronte, anche in termini di smantellamento delle miniere. Non è tutto: le risorse idriche sono sempre più limitate. Le società in cui investiamo sono quindi impegnate a ridurre progressivamente gli elevati consumi legati alle attività estrattive e a riciclare la maggior parte se non la totalità delle acque reflue. Inoltre ricorrono sempre più di frequente alle energie rinnovabili per ridurre le emissioni di CO2. La norma indipendente ISO – Standard Environmental Management Systems (ISO 14001) fornisce in tal senso un quadro di riferimento e di verifica che le nostre società partecipate devono rispettare.

L’aspetto sociale: protezione sul lavoro

Tutte le società in portafoglio offrono ai loro dipendenti una formazione regolare, effettuano un monitoraggio costante e una valutazione continua dei rischi in loco e si impegnano a migliorare continuamente la sicurezza sul lavoro. In tal senso si orientano allo standard ISO – Occupational Health and Safety (ISO 45001), che descrive i requisiti di un buon sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. Inoltre tutte le aziende in portafoglio adottano una politica di tolleranza zero nei confronti della corruzione. Inoltre, operano all’insegna del Conflict-Free Gold Standard (CFGS), che monitora regolarmente e previene ogni forma di finanziamento di gruppi armati o violazioni dei diritti umani. Si impegnano anche a sostenere le comunità locali, investendo in progetti infrastrutturali e nei sistemi sanitari e scolastici e dando lavoro preferibilmente agli abitanti della regione e del paese in cui si trova la miniera.

I rating prevalenti non bastano

La valutazione degli aspetti di sostenibilità di un’azienda è parte integrante del nostro processo di analisi. I criteri ecologici e sociali, come pure la buona governance aziendale (ESG), sono fondamentali anche per soppesare i rischi e le opportunità delle compagnie minerarie.

Tuttavia, la nostra valutazione della sostenibilità può discostarsi dai rating ESG prevalenti. Infatti, è vero che tali classificazioni dovrebbero fungere da orientamento per gli investitori, ma a nostro avviso capita spesso che non vengano aggiornate tempestivamente. Ad esempio quando un’azienda subisce un cambio di gestione, il che comporta anche un cambio delle sue priorità in fatto di sostenibilità. Noi invece manteniamo un dialogo attivo e diretto con le società incluse in portafoglio e continueremo ad esercitare la nostra influenza in qualità di azionisti affinché vengano elaborati standard di sostenibilità da applicare a livello globale. Perché nemmeno l’oro più puro può nascondere con il suo luccichio la distruzione dell’ambiente e della salute.