Il Biogas e il nuovo PNRR

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Nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono state stanziate risorse specifiche per lo sviluppo della produzione di biometano in ambito agricolo. Tra i fondi stanziati, 1.92 miliardi di Euro sono destinati alla Transizione Ecologica, nello specifico per lo sviluppo del biometano. Questo non solo rappresenta un importante riconoscimento del ruolo chiave degli impianti di digestione anaerobica, ma sancisce il ruolo strategico di tali strutture nel potenziamento dell’economia circolare e raggiungimento dei target di decarbonizzazione. La riforma non solo ha come obiettivo la promozione dello sviluppo del biometano nel settore dei trasporti, ma include anche la possibilità di riconversione degli impianti già esistenti nel settore agricolo. Attraverso questo intervento sarà possibile incrementare la potenza di biometano da riconversione da destinare al greening della rete gas pari a circa 2,3-2,5 miliardi di metri cubi.

 

Il Decreto Semplificazioni, inoltre, è volto ad omogeneizzare le procedure autorizzative su tutto il territorio nazionale, rendendo la costruzione di impianti per energia rinnovabile più accessibile e semplificando il coordinamento e l’iter organizzativo.

 

Il biometano, infatti, potrebbe rappresentare per il nostro Paese un risparmio di 1,6 miliardi di metri cubi di importazioni di biocarburanti e un potenziale produttivo al 2030 di 8 miliardi di metri cubi, pari al 10% del consumo nazionale di gas naturale.

L’Italia è oggi il terzo produttore europeo di biogas dietro Inghilterra e Germania e quinto nel mondo dopo Cina e USA, con un valore economico di 3,2 miliardi di euro, al netto degli incentivi.

 

Un comparto che grazie alla sinergia tra agricoltura e allevamento da un lato e agroindustria dall’altro ha registrato dal 2008 a oggi investimenti per circa 4,5 miliardi di euro consentendo all’Italia di raggiungere la leadership europea con circa 1.700 impianti di biogas in funzione (di cui, stando ai dati del CIB, 1200 in ambito agricolo).