La sostenibilità cambia tutto

-

Nel mondo finanziario, essere sostenibili significa investire in realtà che non si limitano a “fare bene le cose”, ma che fanno “la cosa giusta” e riescono a tradurre l’impatto positivo che hanno sulla società e sull’ambiente in maggiori ritorni finanziari. Per questo motivo, è fondamentale considerare l’analisi finanziaria e l’analisi della sostenibilità non come elementi separati, ma come processi strettamente correlati tra loro. Ad esempio, se si considera il settore dell’acciaio, che è responsabile di circa il 9% delle emissioni globali, nonostante molte compagnie operanti in questo settore stiano investendo ingenti risorse per ridurre il proprio impatto ambientale, questi investimenti, pur essendo positivi per l’ambiente, non si tradurranno in maggiori rendimenti. D’altro canto, se prendiamo in considerazione il settore delle costruzioni o delle ristrutturazioni edilizie, troviamo compagnie che si impegnano a produrre materiali a risparmio energetico e che riescono a tradurre gli investimenti fatti in sostenibilità in maggiori ritorni finanziari.

Proprio come la trasformazione digitale, che non rappresenta una strategia a sé stante, ma è intrinseca a ogni tipologia di attività indipendentemente dal settore di appartenenza delle aziende, anche la sostenibilità, soprattutto nel contesto europeo, rappresenta un mega-trend che riguarda tutti i settori, anche se non tutte le compagnie riusciranno a tradurre gli investimenti in maggiori vantaggi competitivi e, di conseguenza, in maggiori rendimenti.

La Pandemia ha senza dubbio accelerato il focus sui trend sostenibili, ma gli attori decisivi per questo cambiamento sono i consumatori, soprattutto quelli più giovani che stanno richiedendo alle aziende più attenzione ai temi ambientali e sociali, e i governi, che nell’ultimo anno e mezzo hanno dato una forte spinta agli investimenti privati su queste tematiche. L’Europa ha infatti annunciato il suo Green Deal da €1000 miliardi, l’Inghilterra ha annunciato un piano ecologico da £12 miliardi e anche gli Stati Uniti, sotto la presidenza Biden, sono molto più attivi nel tentare di risolvere problematiche ambientali e sociali. Per questo riteniamo che la sostenibilità non rappresenti una moda passeggera, ma un trend strutturale e secolare. Della sostenibilità il nostro processo di investimento tiene conto attraverso tre tipi di analisi: interna, finanziaria ed esterna.

L’analisi della sostenibilità interna consiste nel verificare che una certa azienda abbia al proprio interno una forte governance e regole riguardanti i processi precise; la sostenibilità finanziaria consiste nell’analizzare la presenza di vantaggi competitivi e la loro sostenibilità, attraverso il framework delle cinque forze di Porter. La sostenibilità esterna, infine, consiste nell’analizzare l’impatto che i prodotti di una compagnia hanno a livello sociale e ambientale, attraverso il framework dei 17 goal sostenibili che le Nazioni Unite hanno dichiarato di voler raggiungere entro il 2030. L’analisi della sostenibilità esterna presenta due componenti fondamentali: da un lato, l’impatto corrente che ogni compagnia ad oggi ha sui 17 goal sostenibili, dall’altro, l’intenzionalità, cioè lo scenario verso cui un’azienda è proiettata in un arco temporale di 5/10 anni. L’analisi sistematica di questi tre pilastri consente a una società di gestione di avere una visione a 360 gradi di una compagnia e della sua direzione di viaggio.