I giganti dell’E-Commerce, Parte 1: Amazon e Alibaba strizzano l’occhio al “Cloud”

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Le “aziende di e-commerce” – il cui elenco si limitava un tempo ad Amazon ed eBay – ora sono una schiera. Oggi ci sono oltre 24 milioni di negozi che vendono online in molteplici maniere – prodotti inoltre ben lontani dai semplici libri e oggetti usati.

Le più grandi aziende di e-commerce si stanno evolvendo ed adattando alle nuove regole in molti modi differenti. In questa prima parte, di un’analisi in due puntate, inizieremo a scavare un po’ in profondità per identificare i nuovi confini definiti da due giganti dell’e-commerce “old school”: Amazon con sede negli Stati Uniti e Alibaba con sede invece in Cina.

E-Commerce: il settore ed i leader

Negli ultimi anni, il settore della vendita al dettaglio online è cresciuto a passi da gigante. Secondo la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD), nel 2019 solo sette paesi hanno rappresentato il 65% delle vendite globali al dettaglio online (o “B2C”). Nel 2020, queste nazioni hanno visto il 19% delle loro vendite al dettaglio effettuate online.

 

 

Nonostante la riduzione dei ricavi di alcune aziende B2C a causa della pandemia, il Total Gross Merchandise Value (GMV), ovvero il valore totale di beni e servizi forniti, per le prime 13 società di e-commerce B2C è aumentato del 20,5% nel 2020, con un valore totale di 2,9 trilioni di dollari.

 

 

Tuttavia, va tenuto conto che nel 2019, in termini percentuali, nel settore dell’e-commerce le transazioni B2B hanno rappresentato l’82% del totale, con un valore di 21,8 trilioni di dollari sulle piattaforme di mercato online e di scambio elettronico di dati (EDI). Si prevede però che i ricavi B2B, dopo l’impatto della pandemia nel 2020, rallentino con la ripresa dell’economia globale.

Ciononostante, dopo aver registrato vendite stimate a $ 4,28 trilioni nel 2020, le vendite B2C sono previste in ulteriore crescita nei prossimi anni.

 

 

Si stima che entro la fine del 2021 ci saranno più di 2 miliardi di persone che acquisteranno beni e servizi attraverso i portali di e-commerce, con l’India al primo posto nella crescita del settore retail entro il 2023. A livello globale, si prevede che le entrate delle società di e-commerce supereranno i 6 trilioni di dollari entro il 2022.

Come visto sopra, Amazon è un mostro nel mercato retail online. Guardando i dati relativi al periodo 2019-2020, la vendita al dettaglio online rappresenta oltre il 70% delle sue entrate.

 

 

Malgrado ciò, le entrate non sono sempre correlate ai profitti. Il reddito operativo di un’azienda sarebbe un indicatore migliore della redditività, poiché riporta l’importo del profitto realizzato da un’azienda tramite le operazioni in corso dell’azienda.

I rapporti sugli utili di Amazon rivelano che ad Amazon Web Services (AWS), che ha rappresentato un modesto 12,4% dei ricavi dell’azienda, si deve oltre il 63% dell’utile operativo dell’intera società – una cifra pari a 13,5 miliardi di dollari – per il 2020. Cresciuta e rafforzatasi sempre di più dal 2014, AWS è ora il principale driver dei profitti aziendali.

 

 

Il mercato del Cloud: i dettagli nascosti

Tendenze e studi indicano che, in genere, le aziende realizzano che i costi di elaborazione sono inferiori utilizzando il “cloud” invece che un’infrastruttura informatica apposita. Si ritiene perciò che assisteremo ad una forte crescita dei servizi cloud nei prossimi anni.

 

 

Dall’avvio di AWS il 14 marzo 2006, si stima che questa divisione di Amazon abbia rappresentato da sola oltre il 30% delle entrate globali totali del mercato del cloud computing negli ultimi anni.

 

 

Mentre la battaglia per la quota di mercato del “cloud” mette Amazon in concorrenza con Microsoft, Google e IBM, anche il suo rivale cinese Alibaba sembra essere un serio contendente. Nel 2020, Alibaba Cloud ha evidenziato tassi di crescita paragonabili a quelli di Microsoft e Google, mentre quello di AWS rispetto a loro è quasi la metà.

 

 

I dati di bilancio di Alibaba, tuttavia rivelano una statistica piuttosto preoccupante: a differenza di AWS di Amazon, Alibaba Cloud ha registrato una perdita netta per oltre 3 anni.

 

 

Il motivo delle pesanti perdite di Alibaba Cloud è dovuto alla continua battaglia dell’azienda per il dominio nel suo mercato interno: la Cina. La società deve affrontare lì la forte concorrenza di Baidu, Tencent e Huawei, mentre AWS è relegato in secondo piano con una quota di mercato irrisoria di circa il 4%.

 

 

Alla fine del 2019, la quota di mercato di Alibaba Cloud era stimata al 46,4%, evidenziando la ragione per cui l’azienda è focalizzata sul porre le basi di un dominio a lungo termine.

In conclusione

Alla luce dei bilanci di Amazon, non dovrebbe sorprendere che il capo di lunga data di AWS di Andy Jassy, sia ora al timone del gruppo. Difatti, poco dopo che Jassy ha assunto ufficialmente il controllo a luglio, il contratto JEDI Cloud da 10 miliardi di dollari dell’esercito americano – presumibilmente assegnato ingiustamente dall’ex presidente Trump a Microsoft invece che a Amazon – è stato annullato ed è stato sollecitato ad entrambi i contendenti di presentare una nuova offerta. Il fatto ha prodotto un rialzo del prezzo delle azioni Amazon.

Al contrario della storia di Amazon dei giorni nostri, il dominio di Alibaba nella vendita al dettaglio online alimenta la sua avventura di lungo termine nel cloud computing (proprio come nel caso di Amazon oltre 15 anni fa).

In termini di performance delle azioni nel 2021, Alibaba ha avuto un inizio spettacolare mentre Amazon è rimasta più silenziosa rispetto al benchmark S&P 500 (SPX). Ad oggi, comunque, sono entrambi dietro il benchmark in maniera considerevole.

 

 

Da marzo, Alibaba guidata da Jack Ma ha subito una notevole quantità di “azioni punitive” da parte del governo cinese sulla scia della sua “repressione tecnologica” in atto. Dopo una multa record, il titolo si è brevemente ripreso prima di continuare a scendere. Tuttavia, le misure di localizzazione dei dati adottate dal governo dovrebbero sostenere il titolo – così come quelli di Baidu e Tencent – nel lungo periodo. Alibaba dovrà probabilmente bruciare un po’ di denaro per stabilire il suo dominio nel mercato del “cloud”. Ad ogni modo, a cause dei problemi di sicurezza dei dati, è improbabile che l’azienda trovi una base significativa al di fuori della Cina. Pertanto, mentre il titolo è tecnicamente un “underperformer”, c’è anche una debole probabilità per un “buying the dip”.

La discesa di Amazon è un po’ più complessa: la società ha assunto 500.000 lavoratori aggiuntivi per le sue attività di vendita al dettaglio e di consegna nel 2020. L’inflazione in corso negli Stati Uniti ha portato in primo piano l’inflazione dei salari e le spese relative ai dipendenti. Per quanto riguarda AWS, la sua attività ad alto guadagno, Microsoft (MSFT), Google (GOOG) e Oracle (ORCL) hanno intensificato la concorrenza, forti dei decenni di esperienza nel settore che regalano loro un netto vantaggio.

Un tema comune ad Amazon ed Alibaba, tuttavia, è che le aziende devono affrontare una concorrenza sempre più intensa nello spazio di vendita al dettaglio online. Riveleremo e discuteremo gli sfidanti nella prossima parte di questa serie.

Gli investitori avveduti possono costruire le loro strategie sulle tendenze del cloud computing, sia negli Stati Uniti che in Cina. Leverage Shares offre ETP Long 3x su Amazon (3AMZ), Microsoft (3MSF), Alibaba (3BAB) e Baidu (3BID); ETP Long 2x su Amazon (2AMZ), Microsoft (2MSF) e Alibaba (2BAB); per la parte short ETP -1x su Amazon (SAMZ), Microsoft (SMSF), Alibaba (SBAB) e Baidu (SBIU). Leverage Shares, inoltr, offre anche gli ETP stock tracker 1x su Amazon (AMZN), Microsoft (MSFT) e Baidu (BIDU).

Ad esempio, nella prima settimana di settembre, dalla Cina è emersa la notizia che l’azienda fintech del gruppo Alibaba, Ant Group, ha ricevuto l’ordine di suddividere la sua attività di prestito altamente redditizia su un’app, separata dal resto dell’azienda, e di condividere tutti i dati degli utenti con la società di credito sociale amministrata dallo stato. Nella stessa settimana, Amazon ha annunciato che assumerà 125.000 lavoratori aggiuntivi per le mansioni di trasporto a salari più elevati.

Questi eventi hanno portato ad una caduta dei prezzi delle azioni delle due società, dal 7 settembre in poi. Utilizzando gli ETP Short -1x Amazon (AMZS) e Short -1x Alibaba (BABS) in USD di Leverage Shares, dall’8 al 23 settembre, avrebbe prodotto una performance rispettivamente di quasi il 3% e 12%, mentre il benchmark è sceso dell’1,4 in quello stesso periodo.