Meta spinge sul futuro ma presente è appeso a Instagram e consumatori Usa

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Meta dovrebbe annunciare i suoi conti trimestrali il 26 ottobre. Dato che il CEO dell’azienda, Mark Zuckerberg, è essenzialmente il volto di questo spazio di connettività sociale immersiva – il Metaverso – il titolo dovrebbe teoricamente essere molto sensibile alle notizie e agli annunci sui progressi compiuti in questo campo. Tuttavia, come dimostra l’andamento del mercato azionario nell’anno in corso, il “clamore” non porta molto lontano.

L’azienda dispone invece di alcuni solidi trend fondamentali nei ricavi delle attività esistenti, che comportano sfide specifiche.

Segmenti e tendenze dei ricavi

I rendiconti finanziari trimestrali dell’azienda indicano che oltre il 98% dei suoi ricavi proviene dalla pubblicità.

  1. Mentre l’Asia-Pacifico e il “resto del mondo” rappresentano oltre il 73-76% dei “Daily Active User” (DAU) dell’azienda, la maggior parte dei ricavi pubblicitari (nell’ordine del 68-76%) proviene dagli utenti europei, statunitensi e canadesi della piattaforma.
  2. I DAU complessivamente riportati per ogni trimestre indicano che la crescita degli utenti è più o meno nulla.

Il secondo punto va letto con attenzione: l’azienda dichiara che i DAU non includono gli utenti di Instagram, WhatsApp o di qualsiasi altro prodotto, a meno che tale prodotto non abbia portato all’utilizzo della piattaforma Facebook.

Di conseguenza, l’azienda non offre alcun dato significativo su altre app, al di là di un paio di dichiarazioni occasionali. Tuttavia, altre fonti forniscono una serie di stime. A quanto pare, è la controllata di Facebook – e app indipendente – Instagram ad aver mostrato la maggior crescita e attualmente è in procinto di avere più di 2,3 miliardi di utenti.

Come Facebook, anche Instagram ha registrato un forte calo dei ricavi nel primo trimestre di quest’anno, a cui è seguita una discreta ripresa nel trimestre successivo. La quota stimata di Instagram sul fatturato totale dell’azienda è salita alle stelle dal 2015 ad oggi. Tuttavia, se contestualizzata al numero di utenti, la sua quota di ricavi è stabile dal 2019.

A differenza di quanto si pensa, le stime di terze parti e dell’azienda stessa indicano che l’utenza principale di entrambe le app è prevalentemente compresa nella fascia d’età tra i 18 e i 44 anni. Come nel caso di Facebook, nonostante una forte crescita degli utenti nell’area Asia-Pacifico, i ricavi di Instagram sono attribuibili in modo predominante all’emisfero occidentale.

Questi fatti dovrebbero far capire un paio di cose sulle prospettive finanziarie dell’azienda. In primo luogo, sebbene si parli molto del Metaverso, esso rappresenta una minima parte dei ricavi dell’azienda nel presente (e probabilmente anche nel prossimo futuro). Poiché questo concetto di nuova generazione è una tecnologia relativamente giovane, è anche possibile che emergeranno numerosi concorrenti o soluzioni alternative.

Inoltre, il pubblico vincolato della piattaforma e la ripartizione sproporzionata dei ricavi rendono l’azienda fortemente dipendente dalla raccolta pubblicitaria nell’emisfero occidentale. Si può quindi affermare che la storia di Meta è molto “americana” (o forse, in senso lato, “occidentale”).

Stima della spesa pubblicitaria

Non esiste un unico tracker per monitorare la spesa pubblicitaria di migliaia di aziende e marchi. Tuttavia, è sempre più evidente che la pubblicità digitale è destinata a essere una voce di spesa costante delle aziende.

Con la proliferazione della spesa pubblicitaria nello spazio digitale, si stima che la sua crescita annuale tenderà ad “appiattirsi” nel corso del decennio.

Altre stime indicano che Meta entrerà in una sorta di condizione stazionaria, con una quota di circa il 23-25% dei ricavi pubblicitari digitali negli Stati Uniti e con Instagram che assumerà un peso sempre più significativo.

È opportuno notare che, storicamente, la spesa pubblicitaria può essere messa in relazione diretta con il consumo previsto che, a sua volta, è legato al reddito individuale disponibile. E i guadagni individuali (e i redditi disponibili) degli Stati Uniti sono sottoposti a una forte pressione al ribasso.

I ricavi trimestrali dell’azienda hanno mostrato in genere una forte tendenza alla stagionalità, ma dato che i consumi complessivi di beni e servizi sono generalmente in calo, ci si aspetta che la spesa pubblicitaria diminuisca.

Tendenze dei rapporti di prezzo

In termini di rapporti di prezzo, il confronto tra il P/E mediano del titolo Meta e quello del mercato in generale, indica come l’andamento del primo stia iniziando a rispecchiare il trend dall’analisi degli indici di mercato.

In conclusione

Come Apple, anche Meta ha una crescente correlazione con il mercato più ampio che, a sua volta, ha una prospettiva piuttosto ribassista. E sempre come nel caso della Mela, l’azienda dipende in larga misura dall’emisfero occidentale. Tuttavia, a differenza di Apple, per Meta non esiste una “brand equity” percepita dalla base di utenti nei prodotti dell’azienda. Inoltre, le attuali condizioni economiche potrebbero rallentare l’evoluzione di nuove modalità di social networking e commercio.

Per quanto riguarda i conti, è possibile che l’azienda abbia subito un colpo nel terzo trimestre in termini di ricavi pubblicitari. Tuttavia, poiché la pubblicità in campo digitale è ormai dominante, è un bene che in questi dieci anni l’azienda si sia concentrata sulla costituzione di un pubblico di utenti vincolato.