Il gas soffia sull’inflazione

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I prezzi europei del gas naturale sono saliti di nuovo dopo la decisione della Germania di ritardare l’approvazione del nuovo gasdotto Nord Stream 2 da 1200 km. Questo ha deluso le aspettative di giungere a breve termine ad una soluzione alla crisi energetica invernale, quando la domanda è più alta. Inoltre, è un segnale che i prezzi del gas resteranno più alti, più a lungo, considerando che l’approvazione da parte del regolatore rimane improbabile almeno fino alla primavera del prossimo anno. Nel frattempo, i prezzi del gas sono del 15% al di sotto dei massimi di ottobre, ma ancora in aumento del 400% quest’anno. Questo rappresenta un problema continuo per l’industria europea e sempre di più anche per i consumatori.

I prezzi del gas stanno facendo salire l’inflazione in tutto il continente. Il picco dei prezzi al consumo di ottobre nell’UE, che ha raggiunto il 4,1%, è stato spinto proprio da un aumento del 24% dei costi energetici. Allo stesso modo nel Regno Unito, dove i valori al consumo del gas sono aumentati del 28% il mese scorso.

La Russia fornisce un terzo del fabbisogno di gas naturale dell’Europa e il gasdotto NordStream II aumenterebbe questa capacità di circa il 50%. L’ultimo ritardo nell’approvazione rende il continente più dipendente dal buon funzionamento del decennale gasdotto Nordstream I esistente, dai gasdotti ucraini e dalla linea Yamal che attraversa la Bielorussia. Qui, il presidente Lukashenko ha recentemente minacciato di interferire con le forniture di gas in transito nel suo stand-off sull’immigrazione con l’UE. Sarà un lungo inverno.