Patent Box, affiancare vecchia e nuova versione, solo così benefici certi sia per PMI che per le grandi aziende

-

Il nuovo Patent Box, al centro dell’articolo 6 del Decreto fiscale del governo, rappresenta una versione migliorata del vecchio strumento e può essere di grande utilità per aziende di ogni dimensione, soprattutto se affiancato alla versione in vigore fino ad oggi: questo il punto di vista di Value Target, società di finanza agevolata a livello nazionale.

“Negli scorsi anni sono state poche le aziende che hanno beneficiato del Patent Box e soprattutto quelle, indipendentemente dalla dimensione, avevano una grande marginalità e la possibilità di far fronte ai lunghi tempi e alle complessità dell’agevolazione – spiega Francesco Raimondi, CEO di Value Target. – Il nuovo Patent Box permetterebbe di ampliare la platea di imprese che ne possono beneficiare aprendo possibilità anche per le PMI attive che potranno così accedere ai fondi messi a disposizione dal PNRR e veder sostenuta la competitività della ricerca tecnologica Made in Italy in tutto il mondo”.

Secondo le analisi di Value Target, basate sui dati ufficiali relativi al Patent Box negli anni 2015-2018 e sulle proprie analisi e proiezioni, il numero di aziende che potrebbe accedere alla nuova versione della misura potrebbe addirittura quintuplicare, superando anche le 9.000 imprese beneficiarie.

“Si potrebbe procedere verso una versione ibrida, che veda le due misure affiancate almeno in una prima fase di transizione e aggiustamento –conclude Raimondi – Value Target è pronta a lavorare al fianco delle aziende con il Patent Box, sia nella sua versione vecchia che nella nuova, ma pensiamo che un passaggio netto possa essere dannoso e difficile da gestire. Le due misure possono convivere e lavorare insieme per il bene delle PMI, delle grandi aziende e di tutto l’ecosistema dell’innovazione. Contiamo che il governo ne tenga conto in fase di legge di Bilancio”.