Il percorso della Cina per diventare Carbon Neutral entro il 2060

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Nel 2020, il Presidente Xi Jinping ha reso noto il proposito ambizioso della Cina di diventare “carbon neutral” entro il 2060. Da allora, l’obiettivo di azzeramento delle emissioni nette è diventato un principio guida per le scelte di politica economica, quasi integrato nelle riforme strutturali, nelle politiche di investimento e nelle priorità in materia di innovazione.

Nonostante negli ultimi due decenni abbia ridotto del 40% l’intensità di emissioni per unità di PIL, la Cina è ancora – tra le principali economie a livello globale – il più grande produttore di emissioni al mondo. Oggi, i paesi che si impegnano per il raggiungimento dell’obiettivo net-zero rappresentano il 61% delle emissioni globali, ma la portata del contributo della Cina al cambiamento climatico globale rende l’ambizione dichiarata dal paese una componente decisiva nell’impegno verso la decarbonizzazione a livello globale.

Nel 2019, oltre l’80% delle emissioni del paese sono state attribuite alla produzione di energia e ai rifiuti industriali. Pertanto, il percorso per raggiungere la carbon neutrality richiede che la Cina trasformi i propri ecosistemi energetici. Ci aspettiamo che il mix energetico della Cina includa l’energia rinnovabile, l’idrogeno pulito, la cattura di CO2 e uno sforzo olistico per raggiungere questo obiettivo pluridecennale.

Di seguito alcuni numeri relativi al percorso della Cina verso il net-zero:

  • Secondo le stime di mercato, entro il 2060 saranno necessari un totale di 16 mila miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture per la clean technology, che potrebbero creare circa 40 milioni di nuovi posti di lavoro.
  • Il mercato si aspetta che per il 2060 la produzione di energia in Cina sarà triplicata, un aumento guidato principalmente dalla generazione di energia solare, eolica, nucleare e idroelettrica. Il mercato dell’idrogeno potrebbe invece aumentare di 7 volte il proprio volume. L’energia rinnovabile potrebbe potenzialmente aiutare a ridurre del 50% le emissioni di CO2 nel Paese.
  • Affinché entro il 2060 i nuovi veicoli energetici (NEV) diventino il 100% dei veicoli venduti saranno necessari oltre mille miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture per la ricarica.
  • Il sistema nazionale cinese di scambio delle quote di emissioni (ETS) è stato introdotto nel luglio 2021. Copre più di 4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (CO2), che rappresentano circa il 40% delle emissioni nazionali di CO2 del paese. Si tratta del più grande carbon market al mondo in termini di volumi.

La Cina non è mai a corto di obiettivi ambiziosi, ma se c’è un paese al mondo che può realizzare questa grande trasformazione crediamo che sia proprio la Cina.