Il settore immobiliare non sarà il tallone d’Achille della Cina

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Il 2023 ha visto la geopolitica e il settore immobiliare cinese continuare a influenzare il sentiment degli investitori, ma al tempo stesso la Cina si è dimostrata capace di affrontare in modo efficace le sfide economiche, attuando politiche finanziarie e di consumo prudenti. Infatti, sebbene si ponga spesso particolare enfasi sui problemi di leva finanziaria, che hanno avuto un impatto significativo sugli sviluppatori immobiliari cinesi, non viene quasi mai data importanza ai positivi bilanci cinesi.

Infatti, la Cina può contare su riserve per 3 miliardi di dollari, su considerevoli risparmi individuali, sul più grande bacino di consumatori al mondo e un rapporto debito sovrano/PIL eccezionalmente basso.

Proprio grazie a questa favorevole situazione, il governo cinese ha potuto emettere più debito senza impattare significativamente i livelli di passività totali, destinando tali risorse ai settori in difficoltà e alle amministrazioni locali: negli ultimi mesi, la Cina ha emesso tre “obbligazioni speciali”, ciascuna del valore di 1 miliardo di Rmb (pari a 140 miliardi di dollari); la prima è stata destinata a nuovi progetti infrastrutturali, la seconda a sostenere le aziende di sviluppo immobiliare e la terza all’aumento di liquidità nel mercato.

Sebbene queste obbligazioni speciali non rappresentino uno stimolo diretto, potrebbero essere un segnale della volontà del governo centrale cinese di adottare ulteriori misure per sostenere la crescita economica e garantire stabilità.

Il governo cinese ha inoltre adottato misure proattive per stabilizzare il mercato immobiliare privato, riconoscendo la sua importanza per la crescita economica e il sentiment degli investitori. Recentemente Shenzhen ha ridotto la caparra richiesta per l’acquisto di seconde case, che è passata dall’80% al 40%, a dimostrazione dell’’impegno a stimolare la domanda nel settore immobiliare privato. Un altro segnale positivo arriva dalle norme che incoraggiano le banche ad aumentare i prestiti destinati alle aziende di sviluppo immobiliare, il che evidenzia un approccio proattivo nel fornire liquidità al mercato per facilitare la ripresa.

Tuttavia, per garantire che la liquidità iniettata raggiunga effettivamente le piccole e medie imprese, che contribuiscono in modo cruciale alla crescita della Cina, occorre monitorare l’effettivo aumento del credito. Il successo delle iniziative governative dipende dall’allocazione strategica delle risorse e i prossimi mesi sveleranno il vero impatto di questi sforzi sull’economia cinese.