I rischi geopolitici della Russia

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La Russia rappresenta una parte piccola ma molto cospicua dell’universo dei mercati emergenti. Come opportunità di investimento è guidata dal rischio politico, dato che il mercato azionario del Paese è dominato da società che sono campioni nazionali statali come Gazprom, Rosneft e Sberbank. La natura politicizzata del mercato russo è esacerbata dal fatto che gran parte dell’ideologia politica russa è in contrasto con quella di Stati Uniti, Regno Unito e UE. Nell’ambito della nostra strategia sui mercati emergenti globali, cerchiamo di allocare il rischio di portafoglio a fattori specifici del titolo piuttosto che a fattori macro-correlati. I fattori macroeconomici e altri fattori top-down sono visti come una fonte di rischio per la nostra strategia, piuttosto che come una fonte di alpha.

Nonostante le sue sfide geopolitiche, la Russia ospita nel suo territorio alcune attività altamente redditizie e ben gestite che, alla luce dei rischi politici sempre presenti, vengono scambiate a valutazioni molto inferiori rispetto alle loro controparti globali.

Si consideri la dispersione della performance dell’MSCI Russia rispetto all’indice MSCI Emerging Markets dal 2014, quando la Russia ha invaso la Crimea, la dispersione su base assoluta è stata in media del 35% annuo. Nello stesso periodo, la deviazione standard dei rendimenti mensili per l’indice MSCI Russia è quasi il doppio dell’indice MSCI Emerging Markets al 7,8% (contro il 4,7% per quest’ultimo). Ciò ha segnato una svolta per le azioni russe in termini di volatilità del mercato.

Abbiamo adottato un approccio cauto alla situazione Russia-Ucraina limitando la nostra esposizione complessiva alla regione. Riteniamo che le imprese statali in Russia siano maggiormente a rischio di sanzioni sul mercato azionario.