Il CFO virtuale Yeap va in overfunding e prolunga la campagna di equity crowdfunding

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Yeap, startup operativa dal 2018 e fondata da Andrea Zaccheo, Renato Guarneroli e Paolo Pedroni per supportare le PMI con soluzioni “chiavi in mano” nella gestione del Business Plan e nel Controllo di gestione, ha superato l’obiettivo minimo di raccolta e ha deciso di prolungare al 10 marzo 2022 la sua campagna di equity crowdfunding, lanciata a dicembre 2021 sulla piattaforma partecipata da Intesa Sanpaolo BacktoWork24, per attrarre nuovi investitori e accelerare la crescita della società.

Il funding di Yeap, che aveva un obiettivo minimo di 80mila euro, con un ticket base di investimento pari a 500 euro e una valutazione pre-money di 1.3 milioni di euro, ha raccolto infatti oltre 100mila euro da 30 investitori, andando così in overfunding del 125%; la campagna è stata estesa proprio per soddisfare le richieste di numerosi investitori  attratti dal successo della raccolta e per dare l’opportunità a tutti gli utenti interessati di aderire al crowdfunding ed entrare nel capitale della società.

“Questo funding ci permetterà di finanziare la strategia di sviluppo per consolidare il posizionamento di Yeap sul territorio italiano, potenziare il branding e la strategia di marketing, aumentare l’organico, ampliare il ventaglio di servizi offerti e la rete di distribuzione commerciale, anche attraverso partnership con player strategici” dichiara Andrea Zaccheo, CEO di Yeap.

Yeap ha realizzato una piattaforma Saas che si posiziona come un vero e proprio “CFO virtuale”, consentendo alle aziende, in pochi click, attraverso un unico applicativo e senza particolari competenze specifiche, di integrare i dati storici con quelli previsionali, valutare i bilanci storici, elaborare e valutare i bilanci previsionali, definire il budget di breve termine e monitorare i consuntivi di periodo. Inoltre, permette di confrontare le proprie performance con quelle dei maggiori competitor. Yeap è, inoltre, uno strumento pronto per supportare le aziende e i loro consulenti nell’implementare il Codice della Crisi d’Impresa, già parzialmente entrato in vigore e pienamente operativo dal 2023, alle cui norme si dovranno adeguare tutte le organizzazioni. Questa normativa prevede il monitoraggio di indicatori aziendali per prevenire la crisi e impone l’obbligo di una procedura per le aziende; Yeap è attualmente uno strumento già pronto per aiutare le PMI nell’implementare il Codice e consente ad aziende e professionisti di verificare gli indicatori della crisi.

La startup nasce da un’esigenza di mercato: attualmente, infatti, il settore di riferimento è costituito da un bacino di 125.000 PMI italiane con un fatturato compreso tra 0,5 e 10 milioni; queste imprese sono principalmente caratterizzate da un utilizzo basico di sistemi IT, processi decisionali verticistici e un profilo gestionale non strutturato. Inoltre, le soluzioni SaaS presenti nel panorama italiano, pur essendo complete, sono complesse, richiedono applicativi differenti e spesso presuppongono competenze specifiche e un conseguente intervento di un professionista. Attività come Business Planning, Pianificazione, Definizione budget, Controllo di gestione consentono di rendere più efficiente la gestione dell’azienda, facilitano la raccolta di capitali con investitori, Banche e Mercato e minimizzano il rischio d’impresa, richiedendo però la presenza di un CFO (che spesso manca) e modalità di gestione adeguate soprattutto nei periodi di discontinuità e di crisi.

Yeap fa, inoltre, parte di Le Village by Crédit Agricole Milano, un “ecosistema aperto” che sostiene la crescita delle startup e accelera l’innovazione delle aziende, grazie alla sinergia e alla connessione tra grandi corporate, giovani imprese, investitori e il gruppo internazionale Crédit Agricole.