Attenzione agli autogol
Dal momento che la mia squadra di calcio del cuore (il Cagliari per chi si fosse perso le puntate precedenti) continua a sottoperformare e ancora una volta flirta pericolosamente con la possibilità di retrocedere in serie B, cerco di confortarmi come meglio posso… pensando alle battute d’arresto di club molto più ricchi e prestigiosi. Come il Paris San Germain o l’Inter, che ultimamente sembrano avere entrambi un problema di portieri. Se l’alternanza tra Donnarumma e Navas è stata probabilmente tanto inefficiente quanto controproducente, vista la serie insolita di errori più o meno onerosi del portiere italiano, che dire dell’orribile errore del secondo portiere dell’Inter che ha regalato un gol all’attaccante del Bologna la settimana scorsa (horrific error of the Inter substitute goalkeeper who offered a goal to Bologna’s striker last week), minando fortemente in questo modo le possibilità dell’Inter di vincere lo Scudetto quest’anno.
Ma non è solo nel calcio di alto livello che possiamo osservare difese permeabili, portieri traballanti o autogol tanto incredibili quanto inspiegabili… In effetti, basta guardare ciò che sta accadendo oggi nei mercati e più precisamente nei cosiddetti portafogli bilanciati o nelle prospettive di crescita economica delle 3 maggiori economie del mondo. Partendo dai difensori e dal “custode” o stabilizzatore delle performance all’interno dei portafogli, ruolo solitamente attribuito agli investimenti a reddito fisso, in particolare ai titoli di stato con il miglior rating, il minimo che possiamo dire è che sarebbe stato meglio non averli in portafoglio quest’anno. Altro che Catenaccio! Infatti, le obbligazioni sono state completamente sorpassate dall’inflazione galoppante e poi catturate dall’uncino della politica monetaria restrittiva dei banchieri centrali. In prospettiva, la buona notizia è che stanno imparando e migliorando man mano che falliscono con rendimenti più alti, che ad un certo punto dovrebbero fornire di nuovo un cuscino di protezione sufficiente. Forse non ci siamo ancora, ma come un allenatore esperto che prepara la prossima stagione, potrebbe essere saggio pensare già a rinforzare questo cuscinetto in futuro, dato che è ragionevole pensare che l’inflazione non continuerà a correre così velocemente, le Banche Centrali sicuramente tempereranno le loro intenzioni restrittive il prossimo anno, mentre la crescita economica sta già iniziando a rallentare.
Questo ci porta alla questione dell’autogol… In realtà, ce ne sono tre in corso. Il primo e più ovvio proviene dalla politica di soppressione del Covid del presidente Xi (e della Cina) e dai relativi lockdown che stanno chiaramente pesando sulle prospettive di crescita della Cina, oltre ad esacerbare le pressioni inflazionistiche globali. Per evitare di perdere la faccia e per nascondere forse una certa cattiva gestione per quanto riguarda la campagna di vaccinazione -che sarebbe potuta essere rivolta agli anziani con la tecnologia mRNA (joint venture tra Biontech & China Fosun)- il governo cinese sta ora correndo il rischio di mettere in pericolo la sua crescita economica. Speriamo che questo passo indietro non sia troppo grande. Il potenziale secondo autogol è l’operato dell’area euro, e specialmente della Germania, nel caso di un embargo del gas russo da parte della UE. Un decennio dopo che il presidente della BCE Trichet ha deciso di aumentare i tassi nel mezzo della crisi del debito europeo, l’eurozona è forse vicina a segnare un secondo clamoroso autogol. A meno che lo stesso presidente Putin non decida di punire l’Europa segnando il gol nella sua stessa porta tagliando unilateralmente le forniture di gas e facendo cadere l’economia europea insieme alla propria (come un kamikaze).
Mentre i rischi di recessione illustrati qui sopra sono legati ai problemi dell’offerta a breve termine che potrebbero anche essere trasformati rapidamente in fonti di sostegno (in caso di soluzione diplomatica o di miglioramento della situazione covid), l’autogol più bello e incredibile, senza alcuna esitazione, viene certamente dalla Fed in quanto è intenzionale al 100%, rivolto unicamente a rallentare (si legga “uccidere”) la domanda ed è un colpo più lontano (si legga a “lunga” distanza). Potrebbe assomigliare a questo! Per ora, l’economia statunitense rimane solida, con la disoccupazione ai minimi storici e molte più offerte di lavoro che persone in cerca di lavoro. Di conseguenza, i mercati finanziari, che tendono ad anticipare, al momento stanno già soffrendo più dell’economia reale dalla prospettiva di un’ulteriore stretta della Fed. In questo contesto, un portiere esperto e qualche difensore valido possono limitare i danni di una Fed che ora tirerà sempre più forte in direzione della propria porta nella vana speranza di evitare di segnare un autogol (si legga “un atterraggio difficile”).