Un racconto di due curve

Alger, società partner di La Française -

Tempi difficili caratterizzati da inflazione, conflitti geopolitici e altre sfide globali possono spingere gli investitori azionari a concentrarsi sulla curva dei rendimenti come un potenziale indicatore della salute economica. Molti osservatori del mercato, a quanto pare, credono che anche una breve inversione della curva dei rendimenti sia un’indicazione della probabile recessione. Su quale curva dovrebbero concentrarsi gli investitori?

 

 

Il potere della curva dei rendimenti nel prevedere le recessioni si basa sulla previsione dei tassi di interesse da parte del mercato obbligazionario. Quando gli investitori obbligazionari ritengono che l’economia sia in difficoltà, anticipano un calo dei tassi di interesse, che abbassa l’estremità più lunga della curva, potenzialmente al di sotto della parte a breve termine, con conseguente inversione.

Il tradizionale rendimento delle obbligazioni a 10 anni meno il rendimento a 2 anni è un po’ un’approssimazione grezza dei tassi d’interesse futuri rispetto ai tassi a breve termine. Questo indicatore ha recentemente individuato una potenziale recessione, come illustrato dalla linea azzurra nel grafico.

Una previsione più esatta, sostiene la Fed, può essere ottenuta confrontando il possibile rendimento a 3 mesi raggiungibile tra un anno e mezzo, con il rendimento a 3 mesi attuale.

Come illustrato dalla linea blu, (più scura) risulta che questa curva è molto ripida e indica il potenziale di crescita futuro.

Il fatto che il mercato obbligazionario ritenga che la Fed sarà in grado di aumentare significativamente i tassi di interesse a breve termine nei prossimi 18 mesi implica un potenziale per un’economia sana, che è un quadro molto diverso e più ottimista rispetto alla curva dei rendimenti più tradizionale.