Primo closing a 75 milioni di euro per il primo fondo di co-investimento in private debt di Golding

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Golding Capital Partners ha ricevuto commitment per 75 milioni di euro per il primo closing del suo primo fondo di co-investimento focalizzato sul private debt. Gli investitori esistenti già attivi su questo segmento hanno approfittato della prima fase di sottoscrizione e hanno partecipato al Golding Private Debt Co-Investment 2021, che punta a un volume target di 200 milioni di euro. Il fondo offre agli investitori istituzionali l’accesso a opportunità di direct lending ampiamente diversificate e conservative. Golding, che già dal 2017 opera con successo nel settore dei co-investimenti sul private debt, beneficia della sua buona rete e del suo track record di lunga data, con un patrimonio in gestione in questa asset class che attualmente ammonta a circa 4,6 miliardi di euro. Gli investimenti del fondo si concentrano su finanziamenti senior secured per le piccole e medie imprese europee. Nell’interesse di un rapido richiamo di capitale, sono già stati effettuati due investimenti iniziali e altre due operazioni stanno per essere concluse.

Il fondo Golding Private Debt Co-Investment 2021 permette agli investitori istituzionali di accedere all’ampio mercato europeo del private debt. Oltre alla “doppia” due diligence garantita da Golding e dai singoli fondi target, gli investitori beneficiano anche della diversificazione a livello di gestori, segmenti di mercato e strategie. Il fondo è quindi adatto sia agli investitori esperti che desiderano integrare in modo mirato i propri portafogli di private debt esistenti sia agli investitori che si affacciano per la prima volta a questa classe di attivi. Il fondo ha l’obiettivo di implementare un portafoglio conservativo diversificato su 20 al 25 investimenti. A livello geografico il focus è sui finanziamenti senior secured in Europa. I mutuatari preferiti sono società di medie dimensioni con modelli di business solidi in settori stabili come software/IT, servizi alle imprese e sanità.

I mutuatari delle due operazioni già effettuate sono una società di software in rapida crescita che offre soluzioni B2B innovative nel settore dell’e-commerce, e che beneficia quindi della crescita strutturale del commercio online, e un leader di mercato nel settore delle ristrutturazioni edili, con un modello di business caratterizzato da una domanda stabile da parte dei clienti e da un’elevata resilienza alle crisi. Altri due finanziamenti, altrettanto conservativi, stanno per essere definiti.

“Siamo particolarmente soddisfatti del continuo interesse di molti dei nostri attuali investitori per il fondo di co-investimento sul private debt. Oltre alla pluriennale esperienza e alla comprovata capacità di due diligence del nostro team, essi apprezzano anche l’interessante alternativa alle soglie minime di investimento, a volte proibitive, che la nostra strategia offre nell’ambito dei co-investimenti”, affermaMatthias Reicherter, Managing Partner e CIO di Golding. “Soprattutto in fasi di mercato volatili, il credito privato può rappresentare un elemento di stabilità nel portafoglio e allo stesso tempo una copertura dall’inflazione, con profili di rendimento più interessanti rispetto ai mercati obbligazionari.”

“Il segmento del credito privato, e in particolare il direct lending, continua a crescere in modo costante e dinamico, mentre molte banche continuano a ritirarsi dai nuovi prestiti. La pandemia ha ulteriormente amplificato questo trend strutturale. In questa situazione vantaggiosa, i nostri investitori possono beneficiare dell’aumento dei tassi di interesse, che distribuiamo su base continuativa. Data la seniority dei nostri finanziamenti, l’elevata liquidità e il buffer di capitale proprio delle società che selezioniamo, si tratta quindi di una asset class molto solida”, aggiunge Jakob Schramm, Partner e Responsabile Private Debt di Golding.

Il fondo Golding Private Debt Co-Investment 2021 è strutturato come una SICAV-FIAR di diritto lussemburghese e ha una durata di otto anni. Golding punta a un rendimento minimo del 7,0 all’8,0 % annuo (IRR netto) e prevede il closing finale nella seconda metà del 2023.