Proger: la sfida della solidità e della sostenibilità

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Proger è una realtà globale che raccoglie il meglio dell’expertise italiana nell’ambito del management, dell’ingegneria e della sicurezza

Ai vertici delle classifiche italiane con oltre 60 anni di esperienza, Proger opera per soggetti pubblici e privati di tutto il mondo: può contare su centinaia di professionisti in tre continenti. Da tempo la società è stabilmente nel ranking mondiale delle prime 100 società internazionali di ingegneria.

Il racconto di due giovani professioniste responsabili del rating finanziario ed ESG di una delle più importanti società di ingegneria italiane

Nella recente Convention di fine 2022, Marco Lombardi, AD di Proger, (nella foto, durante l’intervento di Luca Telese alla convention) ringraziando tutti i collaboratori per il loro impegno e la loro professionalità, ha preso l’ispirazione dallo spot in onda proprio in questi giorni, parafrasandone il messaggio e affermando che tutti loro ancora una volta, con il proprio lavoro, hanno dato prova tangibile che “tutto quello che puoi immaginare è reale”.

Partiamo da questo spunto per chiedere come stanno vivendo le proprie sfide lavorative due importanti figure di Proger, Laura Florio, Chief Treasury Officer, e Claudia Raiola, HR international manager, responsabile ESG della società.

Proger. Intervista a Laura Florio, Chief Treasury Officer

La prima sfida è stata posizionare Proger come un’azienda solida. Ce ne può parlare?

Tutto nasce da una precisa volontà del nostro CFO e del nostro top management di mostrare all’esterno quanto sia solida e sana la nostra società, attraverso un rating finanziario pubblico e non obbligatorio.

La vera sfida è stata quindi quella di sapersi presentare al sistema finanziario con il giusto approccio, perché poter dimostrare agli intermediari finanziari “solidità economica e capacità organizzativa” è ben diverso dal rappresentare al mercato le nostre elevate ed indiscusse capacità di realizzare progetti di ingegneria. È necessario far capire agli Istituti di Credito che, oltre ad essere tecnicamente preparati, siamo ben strutturati come azienda, sia nel gestire le attività ordinarie che nell’affrontare eventi imprevisti determinati da scenari economico-finanziari da disaster case, come accaduto durante l’emergenza covid.

Qual è stato il risultato di questa sfida?

L’ottenimento di un elevato rating finanziario pari a A3.1, che colloca la Proger per il quarto anno consecutivo nella fascia alta della scala di valutazione e quindi tra le aziende caratterizzate da solidità, sicurezza finanziaria e rischio di credito basso. La sfida è stata vinta ed il lavoro di tutte le funzioni dell’azienda è stato davvero apprezzato. Ci tengo a sottolineare che soltanto il 3,1% delle aziende sottoposte a rating ha ottenuto una valutazione migliore ma trattasi, quasi esclusivamente, di aziende partecipate dallo Stato.

Che cos’è il Rating finanziario pubblico?

Il Rating è una valutazione rilasciata da un soggetto terzo indipendente (l’Agenzia di Rating) sulla capacità attuale e prospettica dell’azienda di adempiere puntualmente ai propri impegni finanziari. È pubblico perché viene reso noto dall’Agenzia di Rating e comunicato sulle principali testate finanziarie internazionali.

Prendere la certificazione, e per di più con un valore tanto elevato, è stato facile?

No, non è stato facile perché il processo di valutazione, effettuato da un team di esperti dell’agenzia di rating, ci ha sottoposto ad un continuo confronto e monitoraggio che ha interessato l’analisi di rischio di due principali macroaree: la Business Risk Analysis e la Financial Risk Analysis.

Perché sottoporsi al Rating finanziario?

Perché tutte le aziende, e quindi anche la nostra, hanno bisogno del capitale finanziario, risorsa fondamentale per realizzare i progetti e sviluppare la produzione al pari del capitale umano, relazionale ed organizzativo. La ricetta per realizzare una buona torta o, come nel nostro caso, una buona produzione è il corretto dosaggio degli elementi che la compongono ed il capitale finanziario, proprio come le uova, tiene insieme i restanti ingredienti principali e si adatta alle esigenze di commessa.

Come sintetizzare il rating attribuito a Proger?

Il Rating può essere sintetizzato in quattro parole chiave che caratterizzano Proger e ne evidenziano le sue peculiarità: solida, predittiva, organizzata e resiliente.

Solida perché in qualsiasi momento è in grado di onorare gli impegni finanziari; predittiva perché in grado di prevedere in anticipo i fabbisogni futuri; organizzata perché gestisce bene, attraverso policy e procedure, i flussi informativi interni tra funzioni aziendali ed esterni verso gli stakeholders; resiliente perché in grado di adattarsi velocemente e con successo ai mutamenti economico-finanziari e sociali del mercato, come ha saputo dimostrare durante la pandemia e nell’attuale conflitto Russo-Ucraino.

Cosa è cambiato nei rapporti con il sistema finanziario da quando avete intrapreso questo percorso volontario di valutazione?

Proger oggi è riconosciuta come controparte di elevato standing finanziario e ciò le ha permesso di migliorare i rapporti con il sistema finanziario, ottenendo un incremento del valore degli affidamenti da 60 a 150 milioni di euro nonché una crescita da 7 a 30 del numero di intermediari che la supportano. Nel tempo Proger e gli intermediari finanziari hanno sviluppano un rapporto simbiotico basato sulla trasparenza e sulla fiducia, tale da poter sperimentare nuovi modelli di finanza innovativa, come il Sidecar Investment e lo UU Investment fondati anche sulla capacità dell’imprenditore di realizzare progetti ad elevato rendimento e non solo sulla sua capacità strutturale di rimborso del finanziamento.

Sempre parlando di sfide, qual è la prossima che dovrà affrontare Proger nel futuro?

La sfida per il futuro sarà confermare il nostro attuale rating di anno in anno e, perché no, provare perfino a scalare la classifica.

Proger. Intervista a Claudia Raiola, HR international manager, responsabile ESG

Abbiamo parlato del rating finanziario, ma non è l’unico rating a cui vi siete sottoposti negli ultimi tempi, vero?

Sì, dal 2021 abbiamo deciso di analizzare la performance di sostenibilità dell’azienda attraverso la redazione di un Bilancio di sostenibilità e di sottoporci ad una valutazione ESG per l’attribuzione del relativo rating.

Perché affrontare questa ulteriore sfida e redigere un Bilancio di sostenibilità?

Volevamo esaminarci dall’interno, capire come gestiamo le nostre risorse e valutare gli impatti sociali, ambientali e di governance prodotti dall’azienda.. La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ci sono tanti altri aspetti altrettanto rilevanti: il benessere delle persone, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro, la soddisfazione delle esigenze personali e professionali, l’organizzazione dei processi aziendali, l’inclusione e le pari opportunità. Ci siamo messi a nudo per migliorare nonostante le numerose difficoltà e le incertezze di questo nuovo percorso.

Abbiamo chiesto alla sua collega perché sottoporsi al Rating finanziario. A lei chiediamo perché il Rating di sostenibilità.

Non basta dimostrare quanto siamo forti finanziariamente, ci sono altri aspetti da considerare e da valorizzare, uno di questi è la sostenibilità. Avevamo bisogno che un ente terzo certificasse la nostra solidità e il nostro impegno in tale ambito e, per questo motivo, ci siamo affidati ad un’agenzia di rating.

Che cos’è il rating di sostenibilità?

È un giudizio sintetico che valuta la performance sociale, ambientale e di governance dell’azienda. I risultati si sono rivelati ottimi (fascia BBB a pochi decimi dalla fascia A), ma c’è ancora margine di miglioramento. C’è bisogno di fare un salto di qualità.

Quali sono i vantaggi di questa certificazione?

Ormai è un aspetto fondamentale per presentarsi, per far capire come lavoriamo e convincere ad investire su di noi. Quindi in qualche modo il bilancio e il rating di sostenibilità chiudono il cerchio del rating finanziario, fornendo ai nostri stakeholder un quadro più completo e approfondito dell’azienda.

Quali sono gli obiettivi futuri?

Generare valore sostenibile. E lo stiamo già facendo, infatti abbiamo istituito un Comitato e un Piano di sostenibilità che ha definito i principi ESG correlati al nostro modello di business: inclusione, flessibilità, trasparenza, uguaglianza ed innovazione sostenibile.