Chat GPT: +135% truffe nel 2023, come tutelarsi? I consigli

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Il blocco temporaneo di Chat GPT in Italia è terminato, e torna così di forte attualità il tema dell’applicazione dell’intelligenza artificiale e del suo impatto sulla vita di tutti i giorni. I dati dell’ultimo rapporto di Europol rivelano infatti come per i truffatori sia più semplice e veloce ideare frodi sempre più verosimili utilizzando Chat GPT. Un trend testimoniato anche dallo studio di Darktrace Research, società di Cybersicurezza specializzata in IA, secondo cui a gennaio e febbraio 2023, in corrispondenza con l’adozione diffusa di Chat GPT, a livello globale si è registrato un aumento del 135% di nuovi attacchi di social engineering.

Diffondere una buona cultura digitale di base è quindi lo strumento più efficace per aiutare le persone di tutte le età a prevenire e difendersi dai reati nel cyberspazio. A tal scopo, la banca online N26, con il contributo dei suoi esperti di sicurezza online, ha elaborato una lista di consigli utili per evitare di cadere nelle trappole dei truffatori:

  • Cautela con i messaggi inattesi: I truffatori spesso utilizzano strumenti di intelligenza artificiale per creare messaggi automatici che possono essere inviati a migliaia di persone. Prima di rispondere a un messaggio inatteso o di cliccare su un link, è importante verificarne l’autenticità passando attraverso un punto di accesso noto (ad esempio, un’app o un sito web).
  • Verificare sempre la fonte: Le truffe generate dall’intelligenza artificiale spesso possono avere marchi e loghi convincenti. Controllate attentamente l’indirizzo e-mail del mittente, il nome del dominio del sito web e le informazioni di contatto dell’azienda per assicurarvi che siano legittime.
  • Fate attenzione alle informazioni personali: Non fornite mai informazioni personali, come password o informazioni sulla carta di credito tramite e-mail, SMS o telefonate. I soggetti legittimati a farlo, come ad esempio la vostra banca, non utilizzerebbero mai questi strumenti.
  • Informarsi sulle truffe generate dall’intelligenza artificiale: Sapere cosa cercare può aiutarvi a evitare di cadere vittima di una truffa. Se sospettate di essere stati presi di mira da una truffa, segnalatelo alle autorità competenti.

“Uno degli esempi più evidenti di utilizzo errato dell’intelligenza artificiale è quello delle email di phishing: grazie a questa tecnologia, infatti, i testi delle e-mail fraudolente possono diventare impeccabili e professionali grazie alla rimozione automatica di errori ortografici o grammaticali. Questo ovviamente abbassa le barriere d’ingresso per i malintenzionati, che non hanno più bisogno di parlare o scrivere nella lingua madre dell’obiettivo, dando così loro la possibilità di rivolgersi ad un target sempre più vasto di cui vittime potenziali. Per questo è fondamentale un accesso diffuso alla cultura digitale di base, che permetta ai singoli di tutelare i propri interessi e difendersi, agevolando anche il lavoro delle Forze dell’Ordine” commenta Kyle Ferdolage, Online Security Expert e Lead Trust & Safety Analyst di N26.

In N26, Kyle e il suo team monitorano le potenziali minacce in rete, analizzando e anticipando le ultime tendenze delle frodi online, dal phishing alle truffe di ingegneria sociale e oltre.