Lavoro Usa, mercato resiliente. Politica monetaria al bivio

-

Cosa è successo? Il rapporto di aprile ha mostrato ancora una volta un mercato del lavoro statunitense molto resiliente, con oltre 250.000 nuovi posti di lavoro nonostante i licenziamenti annunciati in vari settori e l’aumento delle richieste di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,4% e l’inflazione salariale ha riaccelerato al 4,4%.

Cosa dobbiamo aspettarci? La forza del mercato del lavoro riflette un’economia molto resiliente e solida – che opera al livello di piena occupazione o al di sotto – ed è in linea con una serie di indicatori dei prezzi e dei salari che sembrano bloccati intorno al 4-5% – oltre quanto sarebbe coerente con l’obiettivo di inflazione del 2% della Fed. Ciononostante, le prospettive si sono oscurate, in quanto le banche si trovano ad affrontare i crescenti ostacoli derivanti dall’aumento del costo del capitale, che dovrebbe rallentare la crescita dei prestiti e porre un freno potenzialmente rilevante al PIL nei prossimi trimestri.

In conclusione? I responsabili di politica monetaria si trovano di fronte a un bivio. Da un lato, la tenuta dei mercati del lavoro e dell’inflazione sono coerenti con ulteriori rialzi dei tassi. Dall’altro lato, però, è probabile che le tensioni del settore bancario rallentino (e potenzialmente in modo sostanziale) l’attività nei prossimi trimestri. In definitiva, dato l’approccio di gestione del rischio della Federal Reserve alla strategia di politica monetaria, l’aumento dei rischi di ribasso invita ancora alla cautela e ci aspettiamo che la Fed mantenga i tassi invariati nella prossima riunione di giugno.