Neuberger Berman: in Italia aumentano le allocazioni sul private equity

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La democratizzazione dei mercati privati è un fenomeno in continua espansione, con i consulenti finanziari in Europa e nel Regno Unito che stanno aumentando l’esposizione dei propri clienti a questa asset class.

Neuberger Berman ha promosso uno studio, condotto da Research in Finance raccogliendo le opinioni di 892 fund selector e consulenti finanziari, da cui emerge che la percentuale di asset dei propri clienti retail attualmente investiti nei mercati privati si attesta in media al 7,7%, di poco inferiore al 9,2% dei clienti istituzionali. Lo studio evidenzia anche che il 22% dei clienti retail europei non ha ancora alcuna esposizione agli asset privati.

Dallo studio emergono notevoli differenze a livello di singoli Paesi, con la Germania che ha la più alta percentuale di asset di clienti retail investiti nei mercati privati, con una media del 12%. Seguono il Benelux con l’11%, Francia e Svizzera con il 9% e quindi l’Italia con l’8%. Il Regno Unito è in ultima posizione, con appena il 4% degli asset dei clienti investiti nel settore privato.

All’interno dei mercati privati, il private equity continua a essere l’asset class che attrae il maggiore interesse, sia sul retail sia sugli istituzionali. Nell’ultimo anno, tra gli investitori europei che attualmente investono in private equity, l’11% ha aumentato l’esposizione dei propri clienti retail e il 7% quella di clienti istituzionali. Gli investitori del Benelux e dell’Italia sono in testa, con un aumento netto al private equity rispettivamente del 16% e del 15%.

La domanda di private equity nel canale retail è destinata a rimanere forte anche nel prossimo futuro, con un 12% dei consulenti finanziari pronti a confermare un aumento dell’esposizione dei propri clienti. Questo dato è superiore rispetto alla crescita del 4% registrata sul segmento istituzionale. In termini di aree di interesse nell’ambito dei mercati privati, in Italia la preferenza va al private equity diretto (33%), seguito da co-investimenti di private equity e infrastrutture (entrambi al 30%) e dagli investimenti nel mercato secondario del private equity (21%).

Secondo il sondaggio, in Italia, a frenare l’investimento nei mercati privati è il contesto normativo (47%) seguito dalla scarsa liquidità di questa asset class (35%).

“Le strategie sui mercati privati sono state a lungo utilizzate dagli investitori istituzionali per ridurre la volatilità e ottenere performance costanti nel lungo periodo, mentre gli investitori retail hanno avuto, storicamente, un accesso limitato a simili opportunità “, afferma José Cosio, managing director di Neuberger Berman. “Fortunatamente, la democratizzazione dell’asset class continua ad accelerare e gli investitori retail sono sempre più in grado di accedere a queste soluzioni di investimento”.

“Riteniamo che gli Eltif, il cui mercato è cresciuto di oltre il 50% nel 2022 su base annua, possano diventare lo strumento ideale per gli investitori retail europei per accedere agli investimenti di private equity”, aggiunge Cosio.

Per continuare a favorire il continuo processo di democratizzazione dei private market, Neuberger Berman ha recentemente lanciato un terzo Eltif di private equity per gli investitori retail e professionali di tutta Europa, che prevede un investimento minimo a partire da 25.000 euro.

“Il private equity è diventato un importante elemento di diversificazione per i portafogli di molti dei nostri clienti. Per questo motivo, siamo lieti di poter offrire a una nuova generazione di investitori una soluzione efficiente che consenta l’accesso al profilo di rendimento e alle caratteristiche di diversificazione tipiche di questa asset class.”