Il mercato punta i riflettori sulle trimestrali: da JP Morgan a Procter & Gamble passando per Tesla e Netflix

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Nel bel mezzo dell’evolversi di una situazione piuttosto complicata nella striscia di Gaza, che potrebbe vanificare gli sforzi fatti fin qui contro le pressioni inflazionistiche, i mercati stanno alternando il focus sugli scontri al rilascio dei report trimestrali, importante barometro di salute dell’economia. Negli Stati Uniti, dove poco più del 10% delle aziende dell’S&P 500 ha presentato i propri risultati, gli attori del settore finanziario hanno dato il via alla stagione delle trimestrali. Il primo, JP Morgan Chase ha registrato una crescita di ricavi e utili sopra le attese, dovuta al maggiore margine di interesse (la differenza tra ciò che la banca riceve dai prestiti e quello che paga ai depositanti) che, ovviamente, è cresciuto moltissimo nell’ultimo anno, a causa della politica monetaria restrittiva della Federal Reserve. Martedì 17, invece, i due colossi Goldman Sachs e Bank of America hanno entrambi pubblicato risultati positivi, sebbene dai bilanci cominci a pesare l’effetto doom loop – ovvero le perdite non realizzate sulle obbligazioni detenute dalle banche fino a scadenza.

Passando ad un settore legato ai consumi, Procter & Gamble ha battuto le aspettative del consensus sia sugli EPS sia sui ricavi grazie ad una forte domanda di prodotti di base e alla capacità dell’azienda di passare i prezzi più elevati direttamente ai consumatori. Anche Johnson & Johnson, rinvigorita da un outlook positivo, e Lockheed Martin, sospinta dall’aumento degli ordini militari in un periodo di crescenti tensioni geopolitiche, hanno presentato ottimi dati finanziari che hanno generato effetti positivi sui rispettivi titoli in Borsa.

Fin qui, dunque, tutto regolare, con l’economia americana che sembra stia reggendo molto meglio delle previsioni degli economisti. Bisogna però puntualizzare che il comparto bancario sta beneficiando particolarmente dall’attuale rialzo dei tassi, mentre quello della difesa resta privilegiato dal clima di tensione militare in Medio Oriente e Ucraina. Per avere un reale quadro della situazione economica, bisognerà quindi attendere le pubblicazioni di società comprese in settori più tradizionali, come quelle dei consumi discrezionali e degli industriali, molto più sensibili all’andamento del ciclo economico. Infine, luci ed ombre arrivano dal comparto tech, con Tesla che ha messo in guardia da nuovi investimenti in un ambiente con tassi così elevati mentre Netflix ha, al contrario, registrato utili sopra le attese grazie all’aumento degli abbonati, dati dal suo radicale cambio di strategia.