L’andamento dei mercati finanziari. Analisi del 16/04/2024 di Saverio Berlinzani, Senior Analyst ActivTrades

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L’andamento dei mercati finanziari. Analisi del 16/04/2024 – Saverio Berlinzani, Senior Analyst ActivTrades

AZIONARIO IN DISTRIBUZIONE

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I tre principali listini americani hanno chiuso in rosso ieri, dopo aver tentato un rimbalzo a inizio della sessione. Il Dow Jones ha lasciato sul campo circa 300 punti, mentre l’S&P 500 quasi 90 e infine il Nasdaq, che ha chiuso a -383 punti. Tecnicamente siamo entrati in una fase di distribuzione con i prezzi che stanno realizzando massimi e minimi inferiori, senza però ancora essere giunti sui punti sensibili di medio termine, la cui violazione potrebbe generare un sell off più importante. A dire la verità i dati macro Usa continuano a sovra-performare, come le vendite al dettaglio che sono uscite decisamente migliori del consensus.

Ad aumentare la tensione però concorrono le questioni geopolitiche, che avrebbero potuto creare maggiore caos, se non fosse che le parti, spinte dalle diplomazie di mezzo mondo, sembrano voler abbassare i toni, per fortuna. Ora, al di là del fatto che la tensione rimane latente, ci si concentra sulla stagione degli utili delle grandi Istituzioni finanziarie, con Goldman Sachs in rialzo di oltre il 3% dopo aver riportato un balzo del 28% nell’utile del primo trimestre.

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In verde anche JPMorgan e Charles Schwab dopo che utili e ricavi hanno leggermente superato le stime. In settimana sarà la volta anche di Bank of America, J&J, Morgan Stanley, UnitedHealth Group, Blackstone, e American Express. D’altro canto, le azioni di Tesla sono scese dopo la notizia che la società licenzierà oltre il 10% della sua forza lavoro globale.

USDJPY, SI SALE ANCORA 

Nel comparto valutario, fa notizia l’accelerazione del UsdJpy, che ogni giorno sta facendo segnalare nuovi massimi, con 154.42, rispetto al 153.38 del giorno precedente. Della Boj neanche l’ombra, se non qualche sporadico commento relativo al fatto che le autorità monetarie di Tokyo stanno monitorando il tasso di cambio. Il che fa sorridere perché tali affermazioni le stanno riproponendo da almeno un mese e mezzo. E si sa, i mercati, quando non vedono coerenza tra parole e fatti, non ci pensano due volte, con la speculazione che insiste nell’andare contro la banca centrale, cioè compra dollari, e vende Jpy, per verificarne l’attendibilità.

Non è da escludere che l’area di 155.00 in qualche modo, possa rappresentare un livello al quale la Boj, in linea teorica, potrebbe anche posizionare una “line in the sand”, per fermare la caduta della valuta. Intanto l’EurUsd ha continuato a rimanere debole, a ridosso di 1.0600 che, se rotto, potrebbe spingere i prezzi a 1.0530 40, prossimo target.

Il Cable si muove in modo omogeneo, a dimostrazione che è forza di dollaro uniforme, con supporti che intervengono a 1.2420, la cui rottura provocherebbe un ribasso di altri 100 pips almeno. Oceaniche deboli, mentre UsdCad non è lontano da quell’1.3800 che pare realmente interessante. Tra i cross ancora forti quelli contro Jpy, EurJpy e GbpJpy, in attesa di correzioni, mentre rimangono stabili gli altri, in un mercato dollaro centrico.

VENDITE AL DETTAGLIO USA

Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,7% su base mensile a marzo 2024, dopo una salita dello 0,9% rivisto al rialzo a febbraio e di gran lunga superiore alle previsioni dello 0,3%, evidenziando come la spesa dei consumatori rimanga solida in un contesto di dati macro ancora resilienti. Otto categorie su 13 hanno registrato aumenti.

I maggiori aumenti si sono registrati nelle vendite presso i distributori di benzina (2,1%), rivenditori al dettaglio (2,1%), materiali da costruzione e attrezzature da giardino (0,7%), ma anche nei negozi di generi alimentari e bevande (0,5%), articoli sanitari e servizi di ristorazione (0,4%). Le conseguenze sui mercati non si sono fatte attendere, perché ciò allontana nuovamente il taglio del costo del denaro negli Usa.

RENDIMENTI TITOLI DI STATO USA

Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è salito oltre la soglia del 4,65%, segnando il punto più alto degli ultimi cinque mesi. Per la verità siamo ancora lontano da quel 5.1% della fine del 2023, tuttavia tale rialzo è stato guidato dai segnali di una solida economia statunitense, che hanno messo in ombra la diminuzione della domanda di obbligazioni in un contesto di diminuzione delle tensioni geopolitiche. Il risultato, come già ribadito, indurrà la Federal Reserve a ritardare il ribasso dei tassi. Specie dopo che gli ultimi dati sono parsi in linea con i dati dell’occupazione della settimana scorsa.

Di conseguenza, i futures sui fondi mostrano che una piccola maggioranza del mercato si aspetta che la banca centrale americana inizi a ridurre i tassi solo a settembre, mentre quasi il 20% si è posizionato per nessun taglio dei tassi quest’anno. Inoltre, le dichiarazioni delle autorità iraniane e israeliane circa l’assenza di un’ulteriore escalation hanno attenuato la domanda di debito sovrano.

PIL CINA

L’economia cinese è cresciuta del 5,3% su base annua nel primo trimestre del 2024, superando le previsioni di mercato del 5,0% e dopo una crescita del 5,2% nel periodo precedente. Si è trattato dell’espansione annuale più rapida dal secondo trimestre del 2023, sostenuta dalle continue misure di sostegno di Pechino. Durante i primi tre mesi dell’anno, gli investimenti fissi sono cresciuti del 4,5%, il massimo intorno ai 3 anni e superiore al consenso del 4,3%.

Nel frattempo, l’agenzia di statistica ha affermato che l’economia ha avuto un buon inizio, fornendo una solida base per raggiungere l’obiettivo di crescita del PIL di circa il 5% quest’anno. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione rilevato è stato pari al 5,2% a marzo, rimanendo vicino al massimo di 7 mesi di febbraio pari al 5,3%. UsdCbh dopo il retest di 7.28815, è sceso chiudendo a ridosso di 7.2700.