Quadro globale di crescita resiliente e lenta disinflazione, ma aumento del rischio politico
Le prospettive di crescita globale rimangono discrete, nonostante la recente delusione dei dati nei paesi avanzati. L’inflazione in calo e la crescita dei salari mantengono i redditi reali e i consumi sostenuti. L’industria manifatturiera mondiale sta uscendo da un lungo periodo di stagnazione, con il venir meno del freno della politica monetaria che fornirà ulteriore sollievo nel corso del secondo semestre. Il sostegno della politica e le esportazioni aiutano la Cina a mantenere l’equilibrio nel breve periodo. L’economia statunitense è destinata ad orientarsi verso un atterraggio morbido. L’affievolirsi dell’eccezionalismo statunitense riduce il rischio che i tassi USA persistentemente alti soffochino il mercato globale. L’inflazione perniciosa nei servizi e nell’edilizia abitativa statunitense complica la lotta all’inflazione delle banche centrali. Tuttavia, in un contesto di raffreddamento dei mercati del lavoro, ci aspettiamo che la tendenza alla disinflazione rimanga intatta.
Politica monetaria
La BCE ha iniziato il suo ciclo di allentamento a giugno. In presenza di incertezze ancora elevate sull’inflazione, si atterrà alla dipendenza dai dati e nel nostro scenario di base prevediamo un ritmo di tagli trimestrali dei tassi, con ulteriori tagli di 50 punti base nel 2024 (sett., dic.) e di 75 punti base nel 2025. La BCE sta riducendo il suo portafoglio di PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) di 7,5 miliardi di euro al mese nella seconda metà del 2007.
La Fed aspetterà ulteriori rassicurazioni dai dati sull’inflazione prima di fare un’inversione di rotta a settembre, seguita da tagli trimestrali fino a un tasso terminale del 3,5% a metà del 2026, secondo il nostro scenario di base. I rischi sono orientati verso un ritmo più lento, con l’esito delle elezioni presidenziali di novembre che fa da jolly. Con la riduzione del ritmo del QT (Quantitative Tightening) (il tetto di rimborso mensile per gli UST è stato abbassato a 25 miliardi di dollari a giugno), ci aspettiamo che il bilancio si concluderà entro la primavera del 2025.
Mercati finanziari
In un contesto di crescita resiliente e di persistente tendenza alla disinflazione, gli utili societari soddisfacenti e i prossimi tagli dei tassi dovrebbero rafforzare il sentiment di rischio in generale, sostenuto anche dai segnali pro-rischio forniti dai nostri strumenti ML proprietari. Siamo favorevoli a un’esposizione tattica ai segmenti più rischiosi del credito. Tuttavia, in considerazione di un rally del rischio già avanzato, di un posizionamento di mercato elevato e di premi al rischio molto bassi, ci atteniamo a un sovrappeso prudente nelle azioni. La recessione dell’inflazione e gli ulteriori tagli dei tassi mantengono le prospettive dei rendimenti core leggermente inclinate al ribasso, anche se non in modo lineare. Le incertezze politiche derivanti dalla frammentazione del parlamento francese potrebbero far aumentare ulteriormente gli spread degli EGB (Euro Global Bond).
Allocazione degli asset
Manteniamo un leggero overweight sull’azionario e aumentiamo l’esposizione al credito High Yield a un overweight marginale a scapito della liquidità. Manteniamo gli overweight nel credito Investment Grade non finanziario. Manteniamo underweight South Eur. Obbligazioni e Core a breve scadenza. Manteniamo una moderata duration lunga.
Principali rischi che intravediamo
💰💰- Un ultimo miglio di disinflazione più ostinato (salari, inflazione appiccicosa dei servizi, prezzi dell’energia) che ritarda il taglio dei tassi.
💰💰- La crisi politica francese (parlamento diviso) che minaccia le prospettive fiscali, i rating e le speranze di integrazione nell’UE.
💰💰- L’intensificazione della frattura globale (soprattutto tra Cina e Stati Uniti),
💰💰💰- Crepe nella stabilità finanziaria quando le condizioni più rigide si propagano (banche, abitazioni, liquidità non bancaria…)
💰💰💰- Stress geopolitico (Ukr., Medio Oriente, Taiwan)
Impatto: moderato (💰), medio (💰💰), alto (💰💰💰)