Anteprima del FOMC di settembre: Tempo di aggiustamenti
È finalmente giunto il momento per la Federal Reserve di abbassare i tassi di interesse nella prossima riunione del FOMC di settembre. I banchieri centrali hanno mantenuto l’attuale intervallo di tassi di interesse del 5,25-5,50 per 14 mesi, dopo un periodo di rapidi aggiustamenti in risposta alle pressioni inflazionistiche derivanti dagli squilibri tra domanda e offerta creati dalla politica fiscale e dall’impatto delle chiusure per pandemia a livello globale. Da allora, i tassi di inflazione hanno registrato una tendenza al ribasso e i mercati del lavoro si sono ammorbiditi, suggerendo che l’eccesso di domanda potrebbe essere diminuito. In questo contesto, alla fine di agosto, in occasione del simposio economico di Jackson Hole di quest’anno, il presidente della Fed Jerome Powell ha indicato che l’inizio di un potenziale aggiustamento delle politiche potrebbe essere imminente e ha anche aperto la porta a speculazioni su un ritmo di normalizzazione più rapido dei soliti 25 punti base, se giustificato dai dati in arrivo.
Da allora, i dati in arrivo suggeriscono che i mercati del lavoro non si stanno deteriorando così rapidamente come si temeva inizialmente e che l’inflazione rimane un fattore da considerare. Su questa base, ci aspettiamo che la Fed tagli i tassi di 25 punti base non solo a settembre, ma anche in tutte le altre riunioni fino al 2024.
Dato che la risposta precisa dell’inflazione e dei mercati del lavoro alla riduzione dei tassi è sconosciuta, i banchieri centrali vorranno probabilmente mantenere un approccio dipendente dai dati per le decisioni future. Alla riunione del FOMC di settembre, tuttavia, sarà chiesto loro di pubblicare le proprie proiezioni economiche, compreso il percorso più probabile dei tassi di policy in futuro. Ci aspettiamo un percorso un po’ più moderato di quello attualmente previsto dai mercati, poiché riteniamo che i banchieri centrali vorranno evitare una corsa al ribasso che potrebbe rivelarsi controproducente. Nel complesso, prevediamo che Powell adotterà un tono dovish ma equilibrato, in quanto riteniamo che ciò si adatti meglio ai dati attuali: i mercati del lavoro sembrano essere in equilibrio, l’eccesso di domanda si sta attenuando e la disinflazione continua, ma a un ritmo più lento. Per quanto riguarda i rischi, l’accento sarà sicuramente posto su un eventuale indebolimento ingiustificato dei mercati del lavoro, che sarebbe l’unica ragione per accelerare il processo di normalizzazione.