I green bond sono ancora la soluzione preferita dagli investitori per contribuire al finanziamento della transizione energetica

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Amundi, primo asset manager europeo fra i primi 10 operatori a
livello mondiale 1 , valuta ogni anno l’impatto ambientale delle sue strategie green bond e
analizza le tendenze del mercato sottostante.
Questa valutazione è al centro di una relazione d’impatto annuale. In questo documento
Alban de Faÿ, fund manager per le strategie Green Bonds di Amundi, ha affermato: "I
green bond contribuiscono al percorso verso un’economia a zero emissioni di carbonio
attraverso il finanziamento di progetti ambientali in settori come la produzione di energia
rinnovabile, l’efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti e delle acque, l’uso
sostenibile del territorio e la mobilità a basse emissioni di carbonio. Una delle loro
caratteristiche principali è la trasparenza, che consente agli investitori di sapere come
vengono utilizzati i fondi raccolti, quali progetti verdi vengono finanziati e di stimare il
beneficio ambientale.

Green bond, un mercato ampio e maturo in cui l’Europa è all’avanguardia
Il mercato delle obbligazioni verdi è cresciuto notevolmente negli ultimi quindici anni:
a fine dicembre 2023, questo mercato rappresentava 1.834 miliardi di euro 2 (+29%
rispetto al 2022);
il volume delle nuove emissioni ha raggiunto i 405 miliardi di euro nel 2023, in linea
con l’anno precedente. La ripartizione degli emittenti rimane pressoché invariata: gli
enti sovrani e sovranazionali dominano il mercato con il 27% delle emissioni verdi;
l’euro rimane la valuta di emissione di riferimento e rappresenta il 50% del mercato
verde globale. Ciò riflette il ruolo guida dell’Europa nella lotta al riscaldamentoglobale.
Il mercato beneficia di una buona diversificazione settoriale e geograficaIl settore bancario rimane                                                                        il più attivo nel segmento degli emittenti privati;
le società di utility sono oramai emittenti regolari e alcune emettono esclusivamente
in formato green bond;
l’Europa è ancora leader, con una quota di mercato del 41% nel 2023. Il recente
accordo per la creazione di un nuovo standard europeo per i green bond (EuGB
Standards) dovrebbe aumentare ulteriormente l’attrattiva e la crescita del mercato;                                                                               i paesi emergenti stanno partecipando a questa dinamica. India, Brasile, Egitto e
Turchia, ad esempio, hanno emesso obbligazioni sovrane verdi inaugurali nel 2023.

Con la crescita della consapevolezza dei problemi ambientali e il cambiamento di
atteggiamento, cambiano anche le pratiche aziendali. Di conseguenza, le performance
finanziarie non sono più considerate come elementi a sé stanti, ma alla stessa stregua delle
performance sociali e/o ambientali.

Lanciata nel novembre 2016, la strategia Amundi Responsible Investing Impact Green
Bonds mira a finanziare la transizione energetica, investendo esclusivamente in green bond
che abbiano un impatto misurabile e positivo sull’ambiente.
La filosofia di investimento dei fondi verdi è in linea con i framework di riferimento come gli
Accordi di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Il loro processo di gestione
risponde a standard di settore come quelli definiti dal Global Impact Investing Network (GIIN 3
), che annovera tra le caratteristiche principali l’intenzione di contribuire a generare un
impatto sociale o ambientale positivo, di monitorare la performance dell’impatto e di fornire
evidenza dell’impatto raggiunto dagli investimenti.

Nell’ambito delle sue ambizioni ESG per il 2025, Amundi si è posta l’obiettivo di
raggiungere 20 miliardi di euro in investimenti d’impatto ampliando la sua gamma di
soluzioni, fino a raggiungere 13,2 miliardi di euro a fine 2023. Nel 2021 Amundi ha sviluppato
una metodologia proprietaria per garantire il rispetto degli standard più elevati prima di
selezionare un investimento a impatto. La valutazione degli investimenti d’impatto, effettuata
dai team ESG di Amundi, si basa su un processo in tre parti: intenzionalità, misurabilità e
addizionalità.

L’engagement è una parte essenziale dell’addizionalità e di tutti gli investimenti di Amundi e
mira a migliorare le strategie e le attività delle aziende. L’engagement deve quindi essere
proattivo, orientato ai risultati e tenere conto della doppia materialità. Si tratta di un approccio
continuo e mirato che è essenziale per il nostro approccio ESG complessivo.