7 miliardi di Euro pronti a essere investiti nel 2025 in Italia nel settore delle tecnologie pulite

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La rapida diffusione delle tecnologie energetiche pulite offre grandi opportunità ai Paesi che cercano di produrle e commercializzarle. La riduzione dei costi di produzione e la piena integrazione delle catene di fornitura saranno fondamentali per il successo delle industrie europee in questo settore.

Si tratta di una importante occasione di crescita considerando che – secondo l’Agenzia internazionale per l’energia – sulla base delle politiche attuali, il mercato green tech globale è destinato ad aumentare da 700 miliardi di dollari nel 2023 a più di 2mila miliardi di dollari entro il 2035, un valore vicino a quello del mercato mondiale del greggio negli ultimi anni.

C’è un forte potenziale quindi con 7 miliardi stimati di Euro di ulteriori investimenti nelle rinnovabili che potrebbero convergere sull’Italia nel 2025 a fronte di un quadro normativo stabile che superi le incertezze dei decreti Agricoltura ed Aree Idonee e della moratoria della regione Sardegna che ha sospeso per 18 mesi i processi di autorizzazione e fermato la costruzione di impianti già avviati.

Lo studio “Net Zero: la sfida e il potenziale delle energie rinnovabili nel 2050” delinea peraltro un potenziale molto significativo per le tecnologie pulite nel loro complesso (compresi trasporti, efficienza energetica, etc.). Per raggiungere gli obiettivi ambientali in Italia sarebbe infatti necessario un aumento del 63% della capacità delle FER nel periodo 2023-2030 (+147,6 GW) rispetto a quella installata nel 2023, e un ammontare complessivo di investimenti pari a 174,3 miliardi di euro (42 miliardi di euro considerando solo i soggetti italiani).

Questo è quanto è emerso dalla prima edizione dell’Italian’Energy Tech Conference 2024, l’evento organizzato da Verdian Power, produttore indipendente di energia rinnovabile parte del fondo infrastrutturale Nuveen Infrastructure e Green Horse Advisory, advisor di riferimento per la transizione energetica nel nostro Paese, che si è tenuta al Nhow di Milano e che ha visto la partecipazione di importanti investitori e operatori del mondo delle tecnologie pulite.

A spiccare per interesse sono il solare integrato con le batterie, considerati decisivi per garantire la transizione energetica. A conferma di questa direzione, Terna sta preparando la prima asta per l’acquisizione di capacità di stoccaggio tramite batterie al litio, con una procedura prevista per la prima metà del 2025 e un valore stimato oltre i 2 miliardi di euro

“Il settore delle energie rinnovabili in Italia ha un grandissimo potenziale potendo utilizzare le sue risorse naturali e le sue competenze tecnologiche. Crediamo che il solare combinato con le batterie possa avere una parte molto importante per la gestione della transizione energetica. Il solare è rilevante per la sua semplicità e la rapidità di arrivare sul mercato. Ha costi in costante riduzione, un tema centrale per l’Italia e l’intera Europa. Le batterie sono oggetto di un continuo processo di evoluzione che già si è fortemente sviluppato e che continua a migliorare”, ha commentato Jordi Francesch, Managing Director dell’Asset Management di Nuveen Clean Energy Infrastructure, il fondo che controlla Verdian Power.

“Il mercato italiano delle energie rinnovabili è tra i più rilevanti in Europa. Gli investitori stanno integrando sempre più la sostenibilità nelle loro strategie, mentre le aziende trainano la domanda di prodotti e servizi sostenibili, ricercando soluzioni cleantech per ottimizzare la loro operatività. Con l’Italian EnergyTech Conference, vogliamo creare un punto di riferimento per favorire la nascita di partnership strategiche e lo scambio di conoscenze nell’ambito dell’innovazione energetica” ha commentato Carlo Montella, Co-founder e Managing Partner Green Horse Advisory.

Le prospettive delle tecnologie pulite

Solare e batterie possono essere anche coadiuvati da altre fonti ma nessuna alternativa ha la stessa capacità di contribuire al raggiungimento degli obiettivi al 2030, si sottolinea nell’Italian Energy Tech Conference.

“Siamo di fronte a una crescita molto rilevante per le batterie. Non stiamo parlando dei prossimi 5 anni ma dei prossimi 15/20 anni a fronte di una convergenza sempre più elevata tra solare ed eolico. Il futuro delle batterie è un’onda, un’onda molto lunga”, ha affermato Federico Santi, Professore della Sapienza.

Matteo Leonetti Head of Global Technologies di NHOA Energy ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale “Che può svolgere compiti di manutenzione predittiva e gestionali nelle celle delle batterie”.

“La quarta generazione di reattori nucleari è intrinsecamente sicura e intende sostenere importanti componenti dell’ecosistema industriale – come per esempio i data center – attraverso la sua energia pulita”, ha affermato Giulia De Benedetti, Investor Relations Director di newcleo

Claudio Spadacini, CEO&Founder di Energy Dome, ha sottolineato la tecnologia proprietaria della sua azienda che prevede batterie basate sulla cattura della CO2: “Questa tecnologia è una alternativa al litio che garantisce indipendenza energetica e competitività industriale”.