Commento pre riunione FED

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È probabile che la Fed tagli 25 punti base nella prossima riunione. La domanda più importante è se la banca centrale deciderà di non abbassare i tassi a dicembre. Dato che la Fed ha dichiarato molto chiaramente di essere fortemente dipendente dai dati, è troppo presto per avere un parere definitivo su questa questione. Detto questo, i dati macroeconomici più recenti suggeriscono che l’economia si sta comportando meglio del previsto, con un tasso di inflazione leggermente più alto del previsto. In base a questi sviluppi, il mercato sta gradualmente prezzando una Fed meno aggressiva, con un tasso di policy finale che dovrebbe essere leggermente più alto.

A complicare il quadro, l’esito delle elezioni statunitensi potrebbe avere un impatto eccessivo sulle previsioni macro.  È probabile che la vittoria dell’ex presidente Trump sia vista come l’inizio di un contesto più inflazionistico, mentre la vittoria del vicepresidente Harris sarà probabilmente considerata più vicina allo status quo. E mentre è improbabile che la Fed reagisca ai risultati delle elezioni nel breve termine (escludendo un’elezione contestata), il mercato potrebbe avere altre idee.

È inoltre interessante e forse costruttivo notare che negli ultimi due anni e mezzo il mercato ha previsto il tasso terminale della Fed, ossia il tasso alla fine del ciclo di tagli, in un range tra il 2,50% e il 4,50%. Al momento, il mercato sta prezzando il tasso finale proprio a metà, intorno al 3,50%. Pertanto, il mercato è quasi del tutto incerto su dove si collocherà il tasso di policy della Fed alla fine di questa manovra di allentamento. Dato il panorama macroeconomico in continua evoluzione, potrebbe non essere necessario molto per far cambiare radicalmente idea al mercato, in un senso o nell’altro.