Cornelis De Houtman, spia, mercante e marinaio

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Si sa, i monopoli sono sempre un ostacolo che molti imprenditori cercano di superare, qualcuno con l‘aiuto magari dalla legislazione anti-trust, qualcuno invece riboccandosi le maniche e magari riducendo i costi di produzione o trasporto.

Oggi infatti vi racconto di uomo appartenente a questa seconda categoria, un olandese che riuscì a battere il grande monopolista del commercio delle spezie delle Indie Orientali del ‘500, l’Impero Portoghese.

Quest’uomo si chiamava Cornelis De Houtman. Cornelis nacque nel 1565 a Gouda, nell’Olanda meridionale da una famiglia di ricchi birrai, ma non interessato al business di famiglia si dedicò al commercio, lavorando per la Compagnia Van Verre, per cui fece ben altro che non solo comprare e vendere.

La Compagnia lo mandò a Lisbona a raccogliere informazioni sulle rotte commerciali portoghesi in Oriente. Oltre a lui una enorme rete di spie olandesi operava da Goa a Macao fino all’Africa per carpire i segreti delle nuove terre e dei nuovi tragitti individuati dai portoghesi.

L’attività di “raccolta informazioni” ebbe successo, e si individuò in Bantam, sulla costa occidentale dell’isola di Giava, un porto protetto sullo Stretto della Sonda, nella posizione ideale per la gestione del commercio delle spezie. 

La missione era chiara, aprire una rotta per Bantam e bypassare i territori portoghesi del sud est asiatico.

Il 2 aprile 1595, De Houtman, salpò quattro navi da Amsterdam alla volta dell’Indonesia.

Il viaggio fu subito ricco di insidie, si diffuse lo scorbuto dopo poche settimane, scoppiarono ripetuti omicidi e liti tra ufficiali e marinai, per mesi si dovette fare scalo in Madagascar, dove le malattie tropicali decimarono gli equipaggi.

Il 27 giugno le navi approdarono finalmente a Bantam. 

De Houtman si presentò al sultano di Bantam, che si dimostrò immediatamente disponibile a un trattato di libero scambio con gli Olandesi. De Houtman, tuttavia, fu sgarbato e insultò il sultano, che lo fece allontanare con un nulla di fatto.

Tuttavia Cornelis non gettò la spugna, fece rotta a est, verso Madura, ma fu attaccato dai pirati. A quel punto si diresse a Bali ottenendo alcuni barili di pepe il 26 febbraio 1597. Ripartiti per il ritorno in patria, Cornelis fu attaccato dai portoghesi. Arrivato finalmente ad Amsterdam solo ottantasette uomini sopravvissero alla missione.

Anche se il viaggio fu un disastro umanitario e finanziario fu una vittoria simbolica. Si può considerare l’inizio della colonizzazione olandese dell’Indonesia. Nei successivi cinque anni altre sessantacinque navi commerciali olandesi percorsero le rotte tracciate da Cornelis. Gli Olandesi avrebbero presto stretto le redini del commercio di spezie nelle Indie Orientali, soppiantando il Portogallo.