Protezionismo in America, un’idea non solo trumpiana

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Il presidente eletto Donald J Trump, tra i suoi vari punti programmatici, ha anche quella dellaumento dei dazi verso Cina ed Europa, una cosa strana considerando che gli Stati Uniti dAmerica sono lo stato neo-liberista per antonomasia, e considerando che Trump è repubblicano; ciò rende tutto ancora più strano, dato che il partito repubblicano da mezzo secolo è un supporter del liberismo (si ricordano presidenti come  Reagan o Coolidge).

Quindi la domanda viene spontanea, da dove viene questa impostazione protezionista di Trump? Stretegia politica? O forse frutto di  un retaggio culturale?

Un retaggio in effetti c’è riconducibile perfino ai padri fondatori degli Stati Uniti.

Il padre filosofico del protezionismo economico è stato Alexander Hamilton, primo Segretario al Tesoro degli Stati Uniti. Nel suo saggioIl Rapporto sulle manifatturedel 1791, Hamilton sostenne l’uso di tariffe protettive per favorire lo sviluppo dell’industria nazionale, allora agli albori e incapace di competere alla pari con le più sviluppate industrie britanniche. Hamilton sosteneva che senza la protezione tariffaria, le industrie americane avrebbero faticato a svilupparsi di fronte alla concorrenza dei prodotti importati, più economici grazie alle economie di scala e al progresso tecnologico di cui godevano i produttori europei.

Questa teoria economica si presentò spesso nella storia americana sotto la dicitura di Sistema Americano. Il primo presidente repubblicano Abraham Lincoln introdusse nel 1861 un dazio 47% sulle importazioni (non solo per proteggere lindustria americana ma anche per sostenere finanziariamente la guerra civile contro il Sud). I Dazi furono nuovamente aumentati nel 1890 da un altro repubblicano, William McKinley.

Il protezionismo fu riproposto dai repubblicani anche nel 1930, con lo Smoot-Hawley Tariff Act che colpì 20.000 prodotti importati, per far comprare americanodagli Americani e fare da scudo ad agricoltori e industria. Il commercio globale calò del 66% in 4 anni e gli economisti sono unanimi nel ritenere questa misura come uno dei più potenti catalizzatori della Grande Depressione.

Anche ai democratici non dispiacque il protezionismo, fu Lyndon Johnson a far passare unimposizione del 25% sui pick-up dimportazione (facendo mantenere ai colossi dellauto americani la supremazia in quel settore).

Insomma, il protezionismo di Trump non è nuovo sotto la bandiera a stelle e strisce.