L&G Asset Management: il taglio della Bce può supportare le performance dell’azionario europeo
La decisione della Banca Centrale Europea di tagliare ulteriormente i tassi d’interesse potrebbe dare ulteriore spinta a uno degli elementi più sorprendenti di questo inizio 2025: la strana sovraperformance dell’Europa, visto che l’anno è iniziato con un certo scetticismo nei confronti degli asset del Vecchio Continente. Infatti, l’elezione di Donald Trump, a seguito di una vittoria abbastanza netta, non ha fatto altro che rafforzare la fiducia verso lo strapotere statunitense portando gli investitori ad abbracciare il dollaro americano e le azioni statunitensi e a rifuggire gli asset nel resto del mondo. È stato quindi abbastanza sorprendente vedere l’euro e le azioni europee affrontare questo contesto sfidante, con queste ultime che hanno sovraperformato l’S&P 500 del 4%.
Ad originare questo risvolto inaspettato sono stati l’inasprimento del commercio tech basato sull’intelligenza artificiale, un uso dei dazi meno aggressivo del previsto – almeno in questi primi giorni dall’insediamento – e da una ripresa dei dati economici europei, tra cui il PMI. Anche la decisione della Bce di procedere con la sua politica monetaria più espansiva influisce in questo contesto: la resilienza dell’economia statunitense sta di fatto costringendo a una pausa nel percorso di allentamento della Federal Reserve; pertanto, per l’Europa, l’eccessivo pessimismo, un contesto geopolitico meno negativo del temuto e l’allentamento delle politiche stanno contribuendo, almeno in parte, a sollevare la nube che si era depositata sugli asset della regione.