Da Intermonte due nuovi bond Fixed Rate Callable per trarre profitto dal calo dei tassi

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Le due obbligazioni, ideate da Intermonte ed emesse da Goldman Sachs, sono state pensate per offrire un ottimo rendimento su base trimestrale e fissare per almeno tre anni le attuali condizioni vantaggiose del mercato obbligazionario

Mentre gli investitori faticano ad interpretare le dinamiche dell’Equity, con la divergenza tra mercato azionario americano ed europeo che genera un senso di incertezza generale, sul mercato del reddito fisso i tassi si confermano su buoni livelli. Per approfittare di questa parentesi rialzista ed assicurare agli investitori le attuali condizioni vantaggiose del mercato obbligazionario per almeno tre anni, Intermonte – Investment bank indipendente specializzata in intermediazione, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano – ha ideato due nuovi bond a 13 anni, il primo in euro, il secondo in dollari, entrambi emessi da Goldman Sachs[1] con struttura a tasso fisso, cedole trimestrali e callability annua a partire dalla fine del terzo anno.

Il primo titolo (codice ISIN XS2982327152), quotato sul mercato Euro TLX di Borsa Italiana, è denominato in euro e prevede un tasso fisso annuo lordo del 4,1%, pagato su base trimestrale. A partire dal marzo 2028, l’emittente potrà optare per il rimborso anticipato discrezionale del titolo (cd callability), pagando il 100% del valore nominale oltre all’ultima cedola maturata.

Il secondo titolo in dollari (codice ISIN XS2982327582) è sempre quotato sul mercato Euro TLX di Borsa Italiana, ha durata di tredici anni e presenta una struttura “Fixed Rate Callable”, con un tasso fisso del 5,5% lordo annuo pagato trimestralmente e callability annua a partire dalla fine del terzo anno. Anche in questo caso, a scadenza o in caso di richiamo, il bond rimborserà il 100% del valore nominale oltre all’ultima cedola maturata.

Struttura e timing di entrambe le obbligazioni sono stati studiati da Intermonte per adattarsi alla view di consenso che vede una curva dei tassi in calo nel breve termine e che dovrebbe rendere più conveniente per l’emittente rimborsare anticipatamente i due bond e finanziarsi a un tasso più basso, riducendo così notevolmente la vita residua dei prodotti, a fronte di un rendimento allettante. Tuttavia, a differenza della maggior parte delle soluzioni strutturate messe a punto dagli emittenti bancari negli ultimi anni, che vedevano la possibilità di rimborso anticipato già dalla fine del primo anno, la scelta di prevedere la callability solo a partire dal terzo anno è finalizzata questa volta a garantire il pagamento del premio fisso per più tempo, “congelando” l’attuale momento di mercato positivo, che vede tassi intorno al 4,3% negli Stati Uniti e al 2,8% in Europa.  Lo scenario è favorevole anche per chi decidesse di vendere i bond prima della scadenza naturale: se i tassi dovessero confermarsi in discesa, infatti, a parità di rischio emittente, il prezzo delle due obbligazioni salirebbe favorendo l’investitore, che potrebbe vendere i titoli a mercato in qualunque momento, incassando l’ultima cedola maturata oltre all’eventuale plusvalenza data dalla vendita sopra al prezzo di acquisto. Al contrario, in caso di aumento dei tassi o del rischio emittente, vi sarebbe un deprezzamento dei bond sfavorevole all’investitore, che potrebbe anche portare a una perdita in conto capitale.

«I tanto discussi dazi introdotti dall’amministrazione Trump potrebbero portare a un rallentamento dell’economia statunitense che, a sua volta, potrebbe indurre la Fed ad effettuare almeno due tagli dei tassi d’interesse entro la fine dell’anno. Uno scenario compatibile con il contenimento del decennale Usa nella parte bassa del range 4/4,70%. In Eurozona, invece, i piani di spesa varati dalla Germania hanno già portato a un innalzamento dei tassi a lungo termine, ma ulteriori rialzi potrebbero essere contenuti dal ricorso al piano anti-frammentazione a disposizione della BCE, il Transmission Protection Instrument (o TPI)» ha commentato Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.

«Caratteristiche e tempistiche di questa doppia emissione sono stati studiati da Intermonte per offrire un prodotto estremamente semplice, che garantisce rendimenti cedolari interessanti per tre anni e si propone come un ottimo strumento di diversificazione del portafoglio obbligazionario, visto anche l’alto standing dell’emittente» ha concluso Michele Fanigliulo, Responsabile Soluzioni di Investimento della Divisione Digitale di Intermonte.