Generali Investments: Tra sfide e incertezze, la Cina punta a una crescita del 5% nel 2025
Elementi chiave:
Le prospettive sono notevolmente migliorate a seguito della (parziale) revoca dei dazi statunitensi. Ciò comporta un rischio positivo per l’attività e il sentiment, rafforzando la nostra previsione di una crescita del 4,2%.
I responsabili politici dispongono di un certo margine di manovra. Il prossimo passo cruciale sarà la riunione del Politburo di luglio, durante la quale potranno offrire ulteriori sostegni e orientamenti.
Gli squilibri strutturali continuano a influenzare negativamente l’attività economica. La produzione si mantiene solida, mentre il consumo rimane debole. Il settore immobiliare è ancora in fase di recupero, il che dovrebbe limitare una ripresa significativa dei consumi.
Sebbene il picco di incertezza sia ormai superato, non si può escludere la possibilità di nuove turbolenze fino alla fine della pausa di 90 giorni. Ad esempio, la pressione esercitata dai responsabili politici statunitensi sulla movimentazione via mare di merci in Asia potrebbe alla fine limitare le esportazioni cinesi.
C’è spazio di manovra. La Cina ha ridotto il tasso di interesse di riferimento di 10 punti base, portandolo all’1,40%, e prevediamo un’ulteriore diminuzione di 30 punti base entro la fine dell’anno. La stabilizzazione dello yuan favorisce margini di manovra, mentre le autorità confermano l’obiettivo di crescita del 5% nel 2025. L’emissione di bond speciali è aumentata negli ultimi due mesi, evidenziando l’effetto delle misure fiscali adottate recentemente. La riunione del Politburo di luglio potrebbe portare ulteriori misure di sostegno.
Nonostante un primo trimestre positivo, gli squilibri strutturali continuano a pesare sull’economia, con segnali di rallentamento nei consumi e vendite al dettaglio inferiori alle aspettative. Il programma di permute sta esaurendo il suo effetto positivo, mentre la produzione rimane forte grazie al settore tecnologico. Le autorità sono state caute nell’introdurre nuove misure di sostegno ai consumi, e un miglioramento del settore immobiliare, che vede i prezzi delle case in calo, sarebbe necessario per un rimbalzo duraturo. La politica di easing monetario può offrire un sollievo temporaneo, ma non comporta necessariamente una svolta significativa dell’economia.