Preoccupa il debito estero dei Paesi emergenti

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Il debito estero dei Paesi emergenti ha subito nuove pressioni, con un rendimento totale del -22% da inizio dell’anno ad oggi un ampliamento degli spread di 225 punti base. Se inizialmente il sell-off era guidato dalla duration, ora è l’allargamento degli spread a spiegare il Total Return negativo. Prevediamo che gli spread continueranno ad allargarsi con l’ulteriore rallentamento dell’attività economica, l’inasprimento delle condizioni finanziarie e il calo dei prezzi delle materie prime.

Manteniamo un Over Weight sui Paesi emergenti Investment Grade (IG) rispetto agli High Yield (HY), poiché questi ultimi subiranno i maggiori rischi. Dopo la pandemia i bilanci vulnerabili condurranno a un maggior numero di default per le piccole economie dei mercati emergenti HY nei prossimi anni. I Paesi emergenti sono ancora in un ciclo di default e il numero di Paesi in difficoltà non è mai stato così alto. Ciò detto, non si tratta di un rischio sistemico e le istituzioni internazionali hanno fornito sostegno dopo il Covid e il Fondo Monetario Internazionale si sta tranquillizzando riguardo alla sostenibilità del debito. Anche gli spread IG aumenteranno, ma in modo meno significativo. I Paesi emergenti IG sono meno vulnerabili e il prezzo medio della liquidità è ora interessante per gli investitori, soprattutto perché i Paesi emergenti IG possono beneficiare della duration. D’altro canto, i Paesi emergenti HY continueranno a soffrire del loro elevato beta e la liquidazione dell’esposizione Over Weight porterà a un’ulteriore decompressione dei Paesi emergenti IG/HY.