Poste: depositata la domanda di quotazione

di redazione -

In Borsa, a metà ottobre, fino al 40% del capitale, con incentivi per le azioni riservate a dipendenti e largo pubblico e un tetto del 5% al possesso di titoli

Con il deposito presso la Consob della domanda ufficiale di quotazione in Piazza Affari, Poste Italiane comunica attraverso il suo azionista di controllo Mef che il cammino verso lo sbarco in Borsa è iniziato.
Sul listino andrà, probabilmente verso metà ottobre, fino al 40% del capitale attraverso un’Offerta pubblica che prevede una quota riservata ai dipendenti del gruppo Poste Italiane.
Nelle prossime settimane, spiega il Mef, il prospetto sarà integrato anche per quanto riguarda gli incentivi previsti per il pubblico indistinto e per i dipendenti.

“L’offerta pubblica sarà parte di un’offerta globale di azioni, che avrà ad oggetto nel complesso una quota fino al 40% del capitale della società e comprenderà anche un collocamento privato rivolto a investitori istituzionali italiani e internazionali” si legge nella nota.
Una volta ricevute l’approvazione del prospetto e l’ammissione alla quotazione, spiega l’azionista di controllo, “entrambi attesi per la prima decade di ottobre, si prevede che, in presenza di adeguate situazioni di mercato, l’offerta possa essere lanciata a metà dello stesso mese, per concludersi nell’arco delle due settimane successive”.

Il Mef ha scelto di fissare una soglia del 5% al possesso azionario.
Poste Italiane ha chiuso il primo semestre del 2015 con un utile netto di 435 milioni.