Draghi può aumentare il quantitative easing

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Lo ha detto il vicepresidente della Bce Vitor Constancio: c’è spazio per aumentare gli acquisti di titoli, viste le dimensioni contenute delle operazioni finora eseguite

La Bce guidata da Mario Draghi ha spazio per aumentare il programma di quantitative easing, essendo le operazioni eseguite finora di dimensioni contenute rispetto a quanto fatto da altre banche centrali.
E’ ciò che ha detto all’agenzia Reuters il vicepresidente Bce Vitor Constancio.

Tracciando un paragone con le altre principali banche centrali mondiali, Constancio ha spiegato come lo schema europeo sia “in miniatura” rispetto a quelli messi in atto dalla Federal Reserve americana o dalla Banca del Giappone.

“L’ammontare totale acquistato – ha sottolineato Constancio – rappresenta il 5,3% del Pil della zona euro, laddove quello che ha fatto la Fed vale almeno il 25% del Pil statunitense, mentre quello attuato da Banca del Giappone rappresenta il 64% del Pil nipponico e quello di Banca d’Inghilterra il 21% del Pil britannico”.
Quindi, secondo il vicepresidente dell’Eurotower, la Bce è molto lontana da ciò che hanno fatto altre grandi banche centrali. Non si tratta di un benchmark, ma lo spazio se serve c’è”.