Bonus inflazione: come chiedere l’integrazione
La perequazione degli assegni, dopo la sentenza della Cassazione, è stata solo parziale. Dalla Cisl un aiuto per ottenere le somme non corrisposte
I pensionati hanno tempo sino al 31 dicembre per presentare ricorso amministrativo presso le sedi Inps di residenza o alla Direzione generale di Roma per chiedere la differenza sulla perequazione delle pensioni, dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo, cioè superiori a 1.443 euro lordi mensili, per gli anni 2012 e 2013.
Lo ricorda la Federazione nazionale pensionati della Cisl ai suoi iscritti, dichiarandosi disponibile in modo gratuito per assistere i pensionati nella predisposizione del ricorso da inviare nei tempi previsti e avere una rielaborazione dei conteggi per verificare quanto dovrebbe ammontare la somma.
Il Governo è intervenuto sulla vicenda ad agosto, restituendo ad alcuni pensionati una cifra massima del 20% relativa agli arretrati dovuti per effetto della sentenza.
Un pensionato che, nel dicembre 2011, percepiva una pensione lorda mensile di 1.500 euro, ha ricevuto ad agosto un aggiornamento dell’assegno pari a 1.525 euro, mentre in virtù della sentenza della Consulta, l’importo sarebbe dovuto essere di 1.597 euro.
Gli arretrati che alcuni pensionati (quelli con assegno mensile superiore a 1.500 euro lordi e fino a 2 mila euro lordi) hanno ricevuto ad agosto, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale, sono stati pari a 796 euro lordi, mentre applicando alla lettera la pronuncia dei giudici, i pensionati avrebbero dovuto ricevere una somma di 3.063 euro.
Sono tagliati fuori dall’operazione da un lato i pensionati che percepiscono oltre 3 mila euro mensili lordi di pensione, dall’altro chi, nel 2012, aveva una pensione inferiore a 1.500 euro al mese.
In virtù della parziale rivalutazione stabilita dal Governo, le pensioni avranno proporzionalmente adeguamenti futuri inferiori.
Il ricorso amministrativo, secondo il sindacato, dovrà essere inoltrato con raccomandata con ricevuta di ritorno per bloccare i tempi di prescrizione e avere diritto poi a intraprendere un’eventuale azione giudiziaria collettiva o individuale.