Clima: ecco le società quotate più virtuose del mondo

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Presentato il rapporto annuale del Cdp: 113 aziende su 2 mila entrano nella Top List delle migliori. Fra di esse Intesa Sanpaolo, Yoox, Fca e Cnh

Sono poco più di cento su 2 mila, il 5%, le società quotate mondiali promosse sul fronte dell’impegno contro il cambiamento climatico. Il giudizio è del Cdp, l’organizzazione internazionale non profit che da anni raccoglie dati sull’ambiente, le emissioni di carbonio e il loro impatto, fino a realizzare il più vasto data base mondiale.

Grazie ad esso, e a una metodologia riconosciuta, il Cdp stila ogni anno il suo rapporto sulle maggiori società quotate mondiali.

Nel rapporto, oltre a una grande mole di informazioni, è riportata la “Climate A List” la lista delle società che hanno ottenuto il giudizio migliore sulla loro capacità di limitare il cambiamento climatico. Quasi 2 mila imprese hanno partecipato all’indagine, inviando informazioni per essere giudicate in modo indipendente dal Cdp e soltanto 113 sono riuscite a entrare nella lista “A”.

Tra queste le più grandi per capitalizzazione sono Apple, Microsoft e Google, e poi una banca italiana, Intesa Sanpaolo, la big del lusso on line Yoox, oltre a Fiat Crhysler Automobiles e Cnh Industrial.

Il rapporto esce quest’anno in un momento particolare, a tre settimane dall’apertura della Cop 21, la conferenza delle Nazioni unite sul cambiamento climatico, durante la quale i leader dei paesi mondiali si incontreranno per trovare un accordo per ridurre le emissioni di carbonio e limitare l’aumento della temperatura terrestre.

Negli ultimi cinque anni, secondo il Cdp, le maggiori società quotate mondiali hanno decisamente aumentato il loro impegno, modificando le loro strategie per diventare parte attiva nella lotta al cambiamento climatico, dandosi da fare e investendo per prepararsi alla transizione a una economia a basso contenuto di carbonio.

Quasi tutte (il 94%) attribuiscono per esempio al Cda o a manager di alto livello le responsabilità legate al cambiamento climatico e tre quarti offrono incentivi per aumentare la performance ambientale.

Attualmente, aggiunge Cdp, nove su dieci sono impegnate in attività per ridurre le emissioni di carbonio: un aumento importante rispetto al 2010, quando erano meno della metà. Ed è raddoppiata la percentuale di imprese che hanno obiettivi di riduzione dell’intensità delle loro emissioni di gas serra.

In parallelo cresce l’impegno verso il cambiamento climatico da parte della comunità degli investitori. Nel 2014 gli investimenti in fondi con una strategia di gestione legata ai fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) hanno raggiunto i 21,4 trilioni di dollari, con un aumento del 61% in due anni.

Nel rapporto Cdp si trovano però anche alcune note stonate. Come l’assenza dell’Agricultural Bank of China, di Berkshire Hathaway e di Facebook, le tre maggiori società per capitalizzazione tra quelle che non hanno voluto partecipare all’indagine.